
Slitta di un anno, al 15 agosto 2014, l’obbligo di copertura assicurativa per i medici. La proroga è contenuta in un emendamento al ddl di conversione del decreto “Fare” approvato dalle commissioni bilancio e affari costituzionali della Camera e tuttora in commissione per mancato parere sulla copertura economica. “Al fine di evitare maggiori oneri all’utenza – si legge nell’emendamento - il termine per la stipula delle assicurazioni obbligatorie dei professionisti, previsto dall’articolo 5 del decreto del presidente della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137, è prorogato al 15 agosto 2014”.
“Senza la proroga, la norma per come concepita avrebbe spinto sempre più medici verso la cosiddetta medicina difensiva, con la paura di vedersi rescindere o rifiutare il rinnovo della polizza individuale di rischio professionale da parte delle compagnie assicurative, costringendo molti colleghi a girare decine di Assicurazioni per poter avere, a costi triplicati, una polizza”. È quanto afferma il segretario nazionale Sismla (Sindacato Italiano Specialisti di medicina Legale e delle Assicurazioni) Raffaele Zinno, che vede il risultato odierno come “un primo obiettivo che permette al medico di poter svolgere la sua attività, senza esserne impedito dal diniego delle compagnie a stipulare una polizza”. Ma questo, rimarca Zinno, “è solo un punto di partenza, che ci permetterà di proseguire il lavoro al fine di poter migliorare la norma. 12 mesi è un tempo sufficiente per permetterci di negoziare condizioni favorevoli, arrivare ad una soluzione concreta ed efficace: quella, cioè, di una revisione più generale di tutte le problematiche connesse alla responsabilità medica ed in particolare la riorganizzazione organica dei servizi, con l’obiettivo di agire a monte e ridurre i casi di malpratice, legati spesso ad ambienti conflittuali e non sereni di lavoro”.