Il Comitato Centrale SNA ha approvato il bilancio relativo al 2014 e anche quello preventivo per il 2015.
Pieno consenso è stato espresso alla relazione del Presidente Nazionale SNA, Claudio Demozzi, da una sala affollata (presente oltre il 75% degli aventi diritto). Un saluto particolare è stato riservato al neo Presidente del Comitato dei Gruppi Aziendali aderenti a SNA, Roberto Fresia, mentre un sentito ringraziamento per il lavoro svolto è stato riservato all’uscente, Tonino Rosato.
Secondo i dati ufficiali, il risultato gestionale 2014 ha registrato un avanzo pari a 32.903 euro (+34.329 euro nel 2013, +51.620 euro nel 2012, -130.178 euro nel 2011, -290.291 euro nel 2010).
“Il calo degli iscritti – ha ricordato Demozzi - che ha costantemente caratterizzato SNA negli ultimi 7 anni ha comportato un notevole ridimensionamento dei ricavi, scesi da 2.596.422 euro del 2010 a 2.089.724 euro del 2014. Tuttavia la riduzione più che proporzionale della spesa, messa in atto con particolare incisività negli ultimi tre anni, ha permesso di riequilibrare il bilancio del sindacato e di ritornare ad accantonare risorse, seppure limitate.
In merito al salvataggio del Fondo Pensione Agenti, nella relazione del presidente Sna si legge che l’Esecutivo ha respinto l’offerta “irricevibile” dell’Ania. “Non hanno fatto altrettanto le sigle minori della rappresentanza agenziale, Unapass e Anapa, che pur contando complessivamente meno di un migliaio di iscritti paganti, si sono prontamente schierate al fianco delle Imprese ed hanno sottoscritto la resa incondizionata degli Agenti Pensionati, undicimila, nonché degli Agenti attivi iscritti al Fondo, quindicimila, che in seguito all’immediata trasformazione del regime a contribuzione definita subirebbero pesanti decurtazioni nelle prestazioni pensionistiche; per i Pensionati fino al 40% e per gli Attivi fino ad oltre il 70%”.
La determinata contrapposizione del Sindacato Nazionale Agenti ad ipotesi di riequilibrio che prevedessero tagli eccessivi nelle pensioni in corso di erogazione e nelle promesse pensionistiche per gli agenti attivi, ha indotto l’Ania, lo scorso autunno, ad interrompere il tavolo di confronto mettendo gli agenti davanti ad una sola scelta: piano di riequilibrio Ania (già sottoscritto da Anapa e Unapass) o Commissariamento del Fondo. “L’Esecutivo Nazionale SNA ha quindi percorso tutte le vie diplomatiche ed istituzionali al fine di rappresentare all’ANIA, al Ministero del Lavoro, al Governo, la gravità della decisione assunta dalle Imprese e soprattutto le insostenibili conseguenze del piano di riequilibrio Ania-Unapass-Anapa sulla vita personale e professionale degli Agenti, pensionati ed in attività. Si sono mobilitate le forze politiche ed alcune singole grandi Compagnie. L’ANIA tuttavia non ha modificato la propria posizione. Il Sindacato si è quindi rivolto al Sottosegretario di Stato con delega ai Fondi pensione, sen. Massimo Cassano, con precisa richiesta di apertura di un tavolo di mediazione ministeriale su FONAGE, al fine di tentare un ultimo approccio con l’Associazione delle Imprese e di addivenire ad un piano di riequilibrio condiviso, basato sulla più equa distribuzione dei sacrifici tra la parte forte (le Compagnie) e la parte debole (gli Agenti). Sapete bene che il Tavolo ministeriale è stato aperto, sotto la direzione del Sottosegretario di Stato; è noto che alle prime riunioni hanno partecipato anche Anapa e Unapass e che alle riunioni successive si sono incontrati solamente SNA, ANIA e FONAGE per evidenti ragioni”.
Sna ha proposto tre diversi piani di riequilibrio del Fondo Pensione Agenti, alternativi a quello Ania, uno dei quali riuscirebbe a soddisfare la richiesta di trasformazione del Fondo avanzata dalle Compagnie, seppure in forma dilazionata nel tempo e per gruppi omogenei, soddisfacendo al contempo la necessità espressa dal Sindacato di contenere i tagli alle prestazioni entro limiti tollerabili. Un altro, l’ultimo in ordine di tempo, prevede addirittura di sollevare le Compagnie da qualsiasi contributo economico straordinario, riservando esclusivamente agli Agenti il finanziamento del piano di riequilibrio da attuare principalmente attraverso tagli graduali alle prestazioni, l’emersione di parte delle plusvalenze latenti ed altri accorgimenti in grado di garantire la prosecuzione dell’attività di Fonage nelle forme e con le modalità attuali.
La relazione di Demozzi continua ricordando che “urante l’ultima riunione del Tavolo ministeriale di mediazione, tenutasi a Roma il 1° aprile scorso, l’ANIA ha rifiutato tutti e tre i piani SNA, compreso l’ultimo denominato “senza contributo delle imprese”, a costo zero per le Compagnie da essa rappresentate. Chi vi parla ritiene questa condotta inaccettabile, ingiusta e condannabile! Come ho più volte detto, scritto e gridato insieme a voi: nessuno ci può chiedere di “rottamare” i nostri Colleghi Pensionati! Nessuno ci può chiedere di “autoridurci”, senza ricevere nulla in cambio, gli impegni e le promesse contrattuali che le Compagnie, insieme a noi, hanno sottoscritto e sono tenute tanto quanto noi a rispettare! Ed ai Colleghi Pensionati, che qualcuno addirittura definisce “zaini da portare sulle spalle” e qualcun altro vorrebbe “estromettere dalle decisioni in quanto non più funzionali all’incremento delle vendite”, vorrei che tutti noi dedicassimo qualche parola di sostegno, qualche concreto gesto di solidarietà. Penso ad esempio ad un Gruppo di Lavoro di supporto alla terza età, al quale potremmo dare vita coinvolgendo Colleghi meno giovani di comprovata esperienza, fedeltà e generosità sindacale. Gruppo di lavoro che potrebbe rappresentare all’Esecutivo, con cognizione di causa, le necessità dei nostri Agenti-Anziani e costituire tra l’altro occasione di incontro, di socialità e dialogo, per tutti i nostri Colleghi in quiescenza. Colleghi Pensionati, che a volte possono avere bisogno anche solo di sentirsi (ancora) parte di una Categoria, di un gruppo, di una squadra, che non li ha espulsi né dimenticati e non ha nessuna intenzione di farlo! Fermo tutto ciò, in tema di Fondo Pensione Agenti c’è da aggiungere che gli approfondimenti tecnico-giuridici che SNA ha commissionato stanno fornendo un quadro assai complesso della situazione, tanto complesso da indurci a ritenere che il piano Ania, già sottoscritto da Anapa e Unapass, possa presentare profili di illegittimità tali da esporre le Parti sottoscrittrici al rischio di azioni di responsabilità sotto molteplici aspetti. Queste rilevanti criticità saranno illustrate nel corso della prossima riunione del Tavolo ministeriale di mediazione su Fonage, che salvo imprevisti dovrebbe tenersi a Roma, presso il Ministero del Lavoro, mercoledì 29 aprile”.