
Secondo un sondaggio condotto da Swiss Life su un campione di oltre 3.000 persone in Svizzera, Germania e Francia, è emerso che l’89% degli intervistati desidera una maggiore solidarietà tra le generazioni.
Si tratta di una esigenza avvertita a prescindere dall’età e dal Paese di appartenenza e che oggi viene soddisfatto solo in parte: in media quasi il 40% ritiene che attualmente la solidarietà e lo scambio tra generazioni non siano soddisfacenti. Viene inoltre percepita una scarsa coesione sociale: il 63% avverte ad esempio una mancanza di accettazione sociale nei confronti degli anziani e viceversa circa il 50% avverte una mancanza di rispetto nei confronti dei giovani.
Gli ostacoli principali a un’ampia solidarietà intergenerazionale, evidenzia Swiss Life, sono il diverso tenore di vita e l’egocentrismo. Il 65% degli intervistati reputa che i giovani siano troppo focalizzati su se stessi.
L’elevata condivisione di questa opinione tra i millennials e la generazione X (circa il 70% in entrambi i gruppi) dimostra che sono consapevoli del loro egocentrismo.
Il 31% degli intervistati ritiene invece che le persone anziane siano troppo concentrate sui propri interessi, mentre tra i millennials la percentuale si attesta addirittura al 41%.
Tra i motivi principali di uno scambio insoddisfacente e di una scarsa solidarietà tra generazioni vengono menzionati anche la ridistribuzione nel sistema pensionistico, le abitudini e gli atteggiamenti propri di ogni generazione e la mancanza di rispetto.
Una valutazione molto positiva viene data alla collaborazione intergenerazionale in famiglia e nel mondo del lavoro:
- Quattro quinti dei giovani (millennials e generazione X) vorrebbero imparare di più dalle persone anziane;
- Circa quattro intervistati su cinque si dichiarano disponibili ad assistere genitori non autosufficienti;
- Sul posto di lavoro la collaborazione con colleghi di altre generazioni viene considerata piacevole e istruttiva da circa nove intervistati su dieci di tutte le fasce d’età;
- Il 78% degli intervistati che esercitano un’attività lavorativa ritiene che nella propria azienda non vi siano differenze tra collaboratori di diverse generazioni;
- Solo circa un quinto degli intervistati ha constatato che la propria azienda promuove in modo mirato la collaborazione intergenerazionale;
- In quest’ambito viene però avanzata anche qualche riserva: il 54% dei millennials preferisce collaborare con coetanei e quasi un terzo di essi ritiene che la collaborazione con le generazioni più anziane possa condurre a conflitti.