Il settore assicurativo europeo si sta dimostrando resiliente di fronte alla crisi geopolitica scatenata dalla guerra tra Russia e Ucraina e dalla conseguente incertezza sulle forniture energetiche, così come dalle criticità delle supply chain legate alla Cina che stanno colpendo il settore manifatturiero. Si tratta di fattori che hanno avuto un impatto sul Pil dei paesi europei, sugli indici dei prezzi al consumo e sui tassi a lungo termine.
Lo mette in evidenza l’outlook semestrale di S&P Global Ratings dedicato ai player assicurativi dell’area Emea. L’eccedenza di capitale dei player assicurativi che godono di un rating doppia “A” è del 9%, anche se nel corso dell’anno questa eccedenza potrebbe assottigliarsi.
L’aumento dell’inflazione dei tassi di interesse a lungo termine e la flessione dei mercati dei capitali si ripercuotono sugli assicuratori, con gli assicuratori non-life che registrano un aumento a breve termine dei costi dei sinistri e un incremento dei prezzi. S&P non prevede un aumento della concorrenza. Gli assicuratori, soprattutto nel ramo vita, perdono plusvalenze non realizzate, ma beneficiano di un aumento dei tassi di reinvestimento. Infine, il 90% degli assicuratori Emea oggetto di rating da parte di S&P ha un outlook stabile. Nonostante ciò, la loro solidità sarà messa alla prova nei prossimi mesi.