
Non decolla il piano di salvataggio di Eurovita, pensato da Ania attraverso un’operazione di sistema. Nella riunione dell’altro giorno in Ania i grandi assicuratori del nostro Paese hanno mostrato freddezza davanti al prospettato intervento per mettere in sicurezza la compagnia assicurativa commissariata dal 6 febbraio da Ivass che ne ha anche congelato le polizze fino al prossimo 31 marzo.
La compagnia necessita di una ricapitalizzazione, come più volte prospettato da Ivass a Cinven, fondo di private equity che controlla Eurovita, dopo il naufragio dell’operazione di cessione a JcFlowers. Solo nelle ultime settimane, grazie all’intervento del commissario Alessandro Santoliqido, (nominato a seguito della gestione provvisoria disposta da Ivass) l’azionista Flavia HoldCo Limited (entità appartenente a Cinven), ha versato in conto capitale, a fondo perduto, 100 milioni di euro. Un primo passo, ma insufficiente per riportare in acque sicure Eurovita. Servirebbe una ricapitalizzazione di almeno 300 milioni di euro per ripristinare un adeguato livello di solvibilità, alla quale dovrebbero partecipare compagnie assicurative e le banche distributrici dei prodotti Eurovita, oltre alla stessa Cinven.
L’operazione salvataggio viene considerata troppo rischiosa dalle principali compagnie italiane, considerata la mancanza di un paracadute come il Fondo interbancario di tutela dei depositi. Pensiamo a cosa potrebbe succedere dopo il 31 marzo, quando scadrà il periodo di congelamento dei riscatti delle polizze. Il problema non è semplice e gli assicuratori temono danni reputazionali consistenti e lanciano la palla nella metà campo della politica, finora assente, affinchè si attivi per trovare una rapida soluzione.
Il tempo stringe e i segnali non sono incoraggianti. Se il commissario non riuscirà a trovare un compratore entro fine mese, data di scadenza del suo mandato temporaneo, occorrerà l’intervento del ministro dell’Economia che, su proposta dell’Ivass, dovrà nominare un commissario straordinario, mentre tutti gli organi di governo societario decadranno.