Nel 2023 il colosso svizzero della riassicurazione Swiss Re ha più che sestuplicato il suo utile netto rispetto all’anno precedente.
Il secondo riassicuratore al mondo registra infatti un utile netto di 3,2 miliardi di dollari (o 2,99 miliardi di euro) rispetto ai 472 milioni di dollari dell’anno precedente. Il Roe è pari al 22,3%, in aumento rispetto al 2,6% del 2022 e il combined ratio, pari al 94,8%, risulta in miglioramento rispetto al 102,4% del 2022, anno particolarmente complicato per Swiss Re che aveva dovuto assorbire i costi delle pesanti perdite legate ai danni causati in Florida dall’uragano Ian.
Nel 2023 le cose sono andate diversamente sul versante delle catastrofi naturali che sono costate alla divisione P&C del riassicuratore svizzero 1,3 miliardi di dollari, invece dei 2,7 miliardi di dollari del 2022.
Il Gruppo beneficia anche dell'aumento dei tassi di interesse, con un rendimento degli investimenti del 3,4%.
“Abbiamo raggiunto tutti i nostri obiettivi finanziari in un anno caratterizzato da turbolenze geopolitiche e persistente incertezza economica”, ha affermato Christian Mumenthaler , Ceo di Swiss Re. Il colosso svizzero della riassicurazione prevede un utile netto di oltre 3,6 miliardi di dollari per il 2024, grazie al passaggio ai nuovi principi contabili IFRS destinati a riflettere meglio il business della riassicurazione sulla vita. I premi netti e le commissioni raccolte dal riassicuratore hanno raggiunto i 45 miliardi di dollari nel 2023, in aumento del 4,4% rispetto all’anno precedente.
Al 1° gennaio 2024, il rinnovo dei trattati di riassicurazione Danni ha generato un volume di premi pari a 13,1 miliardi di dollari, con un aumento del 9% sul portafoglio, grazie ad un aumento delle tariffe. I premi netti raccolti nella riassicurazione Vita e Salute (L&H) sono rimasti stabili a 5,5 miliardi di dollari.