
Uber abbandona i progetti di sviluppo dell’auto autonoma e torna alle origini. Il gruppo del ride-handling guidato dal ceo Dara Khosrowshahi ha infatti deciso di cedere la divisione Advanced Technologies Group (Atg) che si occupava del progetto driverless car, alla startup Aurora Innovaton, specializzata proprio in questo campo.
La notizia non arriva a sorpresa, considerando i conti in perdita della divisione (rosso di oltre 300 milioni di dollari nel solo ultimo trimestre), ma permette a Uber di tornare alle origini e di mantenere comunque una presenza nel futuro business delle driverless car. Infatti, secondo i termini di vendita di Atg, Uber otterrà il 26% del capitale di Aurora, garantendo al ceo Khosrowshahi un posto nel cda. In aggiunta il gruppo del ride sharing si è impegnato a investire circa 400 milioni nella startup fondata nel 2017, che ha tra i suoi finanziatori colossi come Amazon e Hyundai e fondi come Greylock e Sequoia Capital.
Inoltre Aurora si sarebbe impegnata a rilevare metà dei 1.200 dipendenti di Atg, andando così a raddoppiare la propria forza lavoro.
L’accordo prevede anche la collaborazione di Aurora con Uber per il lancio dei veicoli a guida autonoma, sebbene non in via esclusiva.
Per Uber, che continuerà a utilizzare le tecnologie di altri fornitori, la cessione rientra in un percorso di riorganizzazione delle attività volto a raggiungere, entro la fine del 2021, la tanto agognata redditività dopo anni e anni di pesanti perdite. A cuasa della pandemia, l’amministratore delegato Khosrowshahi ha deciso di concentrare l’azienda sui servizi di trasporto a chiamata e di consegna del cibo.