
Uber Technologies ha comunicato il licenziamento di 3.700 dipendenti, pari al 14% della sua forza lavoro, nel tentativo di tagliare i costi dopo il crollo dell’attività per via delle iniziative di contrasto alla diffusione del virus che hanno praticamente bloccato la mobilità.
I tagli riguardano i lavoratori che fanno parte delle unità dedicate al servizio clienti e al reclutamento del personale. In un documento presentato alla Sec, l’ente che vigila sulla Borsa statunitense, Uber ha detto che l’amministratore delegato Dara Khosrowshahi rinuncerà al suo compenso di base per il resto dell’anno. Anche Lyft, rivale più piccola di Uber, ha annunciato il taglio del 17% della sua forza lavoro.