
La Commissione europea ha deciso di rimuovere temporaneamente tutti i Paesi dall’elenco di quelli assicurabili sul mercato in relazione all’assicurazione del credito all’export a breve termine. Una misura che aumenterà la disponibilità di assicurazione pubblica del credito all’esportazione a breve termine nel contesto dell’attuale emergenza sanitaria.
La commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager ha spiegato che “con la modifica delle norme le imprese colpite dalla pandemia di coronavirus potranno ottenere un’assicurazione del credito all’esportazione a breve termine da parte degli assicuratori pubblici”. Sulla base della comunicazione sull’assicurazione del credito all’esportazione a breve termine, in vigore dal 2013, gli scambi nei 27 Stati membri UE e nei nove paesi Ocse, con durata del rischio inferiore ai due anni, comportano rischi assicurabili sul mercato e non dovrebbero, in linea di principio, essere assicurati dallo Stato o da assicuratori che beneficiano del sostegno dello Stato. Il 23 marzo 2020, dopo che alcuni Stati membri hanno indicato di attendersi una contrazione a livello mondiale del mercato delle assicurazioni private per le esportazioni verso tutti i paesi a causa della pandemia di coronavirus, la Commissione ha avviato una consultazione pubblica urgente allo scopo di valutare la disponibilità di una capacità privata di assicurazione del credito all’esportazione a breve termine per le esportazioni verso tutti i Paesi elencati come “Paesi con rischi assicurabili sul mercato”. La conclusione è stata che esiste “una capacità insufficiente di assicurazione privata per le esportazioni verso tutti i Paesi, associata a un prevedibile aumento significativo della domanda di assicurazione riconducibile all’attuale crisi”.
Di qui la decisione di considerare tutti i Paesi elencati nell’allegato come temporaneamente non assicurabili sul mercato e di escluderli dall’elenco dei Paesi assicurabili sul mercato fino al 31 dicembre 2020. Al fine di garantire la certezza del diritto, prima di tale data la Commissione riesaminerà la situazione e chiarirà quali saranno i Paesi con rischi assicurabili sul mercato dopo il 31 dicembre 2020.