
Il gap di competenze nel mondo digitale dei propri lavoratori dipendenti è uno dei principali problemi da risolvere per gli assicuratori. Sia le compagnie danni sia quelle vita stanno investendo per rafforzare le competenze dei propri lavoratori nel digitale.
È questo il risultato di una ricerca condotta da CBI/PwC che evidenzia come gli investimenti in nuove tecnologia siano un argomento di grande attualità in un settore che deve fare i conti con la continua crescita dei costi di gestione delle imprese.
L’atteggiamento degli assicuratori è quello di ritenere che investendo in nuove tecnologie, con una forza lavoro in grado di ottimizzarne l’utilizzo, si migliora l’efficienza, si riescono ad offrire nuovi prodotti, raggiungendo sempre nuovi clienti.
Cambiano un po’ le prospettive per le compagnie vita che giustificano gli investimenti in nuove tecnologie sostanzialmente per motivi di compliance, per sostituire vecchi sistemi legacy e, anche loro, per migliorare l’efficienza complessiva dell’impresa.
Jonathan Howe, responsabile dell’area assicurativa del Regno Unito per PwC, ha detto che gli investimenti in capitale umano e nuove tecnologie dimostrino come gli assicuratori siano impegnati in un processo di cambiamento finalizzato a servire al meglio i propri clienti e, allo stesso tempo, a ridurre ulteriormente i costi di gestione.
“Se non è per nulla sorprendente il focus sul processo di rinnovamento dell’industria assicurativa, qualche sorpresa la desta la preoccupazione sull’adeguata preparazione dei lavoratori nell’utilizzo dei nuovi sistemi digitali. In molti dovrebbero quindi valutare l’opportunità di ricercare nuovi profili più in linea con la digitalizzazione dell’industria assicurativa attraverso nuove start up o, in alternativa, tramite partnership”.
Inoltre, secondo i risultati dello studio, gli assicuratori del Regno Unito considerano l’impianto normativo e l’ambiente politico come le due principali aree di debolezza e di ostacolo per l’evoluzione del settore finanziario.
Per quanto riguarda invece i punti di forza, vengono citati la fiorente comunità FinTech, la relativamente facile reperibilità di nuovi talenti e capitali e, infine, la forte domanda di nuovi prodotti.
Il report sottolinea anche un significativo incremento dei rischi per gli assicuratori che, in particolare temono la concorrenza portata da player di altri settori dell’industria finanziaria e si sentono minacciati dall’intervento sul mercato di nuovi operatori.