Potrebbe essere UnipolSai a smuovere lo scacchiere del settore bancario italiano, mettendo le mani su Banca Marche e sulla Cassa di Risparmio di Ferrara, ovvero due dei quattro istituti salvati dal governo con il recente decreto.
Il gruppo assicurativo bolognese starebbe infatti ragionando se affondare il colpo e mettere a segno una doppietta.
Prendere il controllo di due banche vorrebbe dire potenziare la distribuzione delle polizze attraverso una doppia rete di filiali bancarie, ma significherebbe anche incrementare di molto il proprio peso nel mondo del credito, dove la compagnia guidata da Carlo Cimbri è già operativa attraverso Unipol Banca, dove il gruppo bolognese è intenzionato a metter mano.
Secondo i rumors di ambienti finanziari l’intervento di Unipol sarebbe favorito dalla contiguità di Banca Marche e Carife con il territorio che rappresenta il principale bacino operativo del gruppo bolognese e che potrebbero oltretutto aprire nuovi orizzonti verso l’Adriatico. Con una spesa complessivamente limitata Unipol potrebbe aggiudicarsi così un doppio colpo dalle buone rese, considerata la buona qualità degli attivi (ripuliti dalle sofferenze grazie alla bad bank) e la solidità patrimoniale nel nuovo corso.
Tuttavia, nel mondo degli analisti finanziari la possibilità di successo della doppia acquisizione non viene particolarmente gettonata: le dimensioni della sola Nuova Banca Marche, con 15 miliardi di euro di totale attivi, sarebbero infatti pari a quelle di Unipol Banca e ciò significherebbe un aumento significativo dell’esposizione al business bancario su cui il management non sembra invece intenzionato a incrementare l’allocazione di capitale.