Almeno 14 persone hanno perso la vita in Louisiana e Texas a causa dell’uragano Laura che ha spazzato nei giorni scorsi i due stati americani prima di spostarsi verso nord-est, indebolito e declassato a tempesta tropicale.
Più di 400mila le persone rimaste senza elettricità e più di 200mila prive di acqua corrente sabato mattina. La Croce Rossa stima circa ottomila case distrutte nei due Stati.
I danni assicurati property, tra residenze private e strutture commerciali causati dall’uragano Laura sono stimati in un intervallo tra gli 8 e i 12 miliardi di dollari secondo CoreLogic, società specializzata in business intelligence e analisi dei dati.
Secondo Curtis McDonald, meteorologo e senior product manager di CoreLogic, l’uragano Laura si è indebolito mentre si spostava sulla terraferma,colpendo un’area scarsamente popolata sulla costa di Louisiana e Texas, risparmiando i principali centri abitati di Houston e New Orleans.
Fenomeni catastrofali come l’uragano Laura che genera danni ultramiliardari sono sempre più frequenti per via dei cambiamenti climatici e i conti da pagare sono sempre più elevati negli Stati Uniti per via dello sviluppo costiero e all’uragano Laura ne seguiranno presto altri. “È un disastro creato almeno in parte da noi”, spiega Susan Cutter, direttrice dell’Hazards and Vulnerability Institute presso l’Università della Carolina del Sud. “Stiamo assistendo a un aumento dell’intensità di questi fenomeni perché la nostra società sta cambiando radicalmente le condizioni della Terra e allo stesso tempo ci stiamo spostando a vivere in luoghi più pericolosi”.
Negli ultimi tre anni, gli Stati Uniti hanno contato sette uragani dagli effetti catastrofali che hanno causato complessivamente danni per circa 335 miliardi di dollari. In tutti gli anni ’80 si erano contati sei fenomeni simili per danni di 38,2 miliardi di dollari, secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration.