
Il gruppo elvetico Zurich chiude il 2017 con un utile netto di 3 miliardi di dollari, pari a un calo del 6% sui 3,2 miliardi dell’anno precedente.
In contrazione (-15%) anche l’utile operativo che scende a 3,8 miliardi di dollari, soprattutto a causa dell’impatto degli uragani Harvey, Irma e Maria (700 mln), a oneri legati alla riorganizzazione del gruppo (143 mln) e alle modifiche nella tassazione in Gran Bretagna (115 mln). Esclusi tali elementi l’utile operativo di base ammonta a 4,8 miliardi di dollari, in progresso del 15%.
La raccolta premi nei rami danni si sono confermati sui livelli dell’anno precedente a 33 miliardi di dollari, mentre un miglioramento del 13% a 33,2 miliardi di dollari si è registrato nel comparto vita.
I risparmi sui costi a fine 2017 ammontavano a 700 milioni di dollari, a fronte di un obiettivo di 1,5 miliardi a fine piano e il ratio di Solvency Z-Ecm è al 132%, al di sopra del target 100-120%. Il Roe operativo è pari al 12,1%, in linea con l’obiettivo (oltre il 12%) e in crescita su tre anni.
In una nota Zurich sostiene di essere sulla buona strada per il raggiungimento degli obiettivi 2017-2019.