Il gruppo Generali ha chiuso i primi tre mesi 2016 con un utile netto in calo del 13,8% a 588 milioni di euro, leggermente sopra le stime degli analisti e premi totali in ribasso dell’1,1% a 20 miliardi.
Una nota del gruppo triestino indica inoltre un risultato operativo in calo del 12,3% a 1,1 miliardi e il miglioramento di 1.3 punti percentuali del combined ratio al 92%.
La flessione della raccolta premi ha risentito del “segmento vita influenzato dalla volatilità dei mercati azionari”, mentre è stata sostenuta dal ramo danni.
Quanto all'indice di solidità del Gruppo, l’Economic Solvency Ratio ha raggiunto il 188% a fronte del 202% di fine anno.
Secondo il direttore generale e Cfo Alberto Minali i risultati “dimostrano la capacità di Generali di gestire periodi particolarmente sfidanti come quello in corso. Malgrado un primo trimestre in cui i mercati azionari hanno registrato significative perdite e i tassi di interesse sono a livelli minimi, Generali ha mantenuto un livello di redditività operativa (RoE) superiore al 13% in linea con il piano strategico”. Minali ha aggiunto che i risultati mostrano, a livello tecnico, “un ulteriore miglioramento della gestione assicurativa, sia nel ramo vita sia nel danni”.
Generali prevede a fine anno di migliorare la remunerazione degli azionisti in coerenza con il piano strategico già presentato al mercato. “Il piano industriale di Generali presentato un anno fa - ha detto Minali - ha target ambiziosi e fattibili e pur in un ambiente difficile che ci obbligherà ad essere ancora più bravi ed efficienti in termini di costi non comporterà nessun aggiornamento o revisione degli obiettivi, ma una analisi molto dettagliata su come recuperare redditività. Siamo molto contenti dei risultati, dimostrano la nostra solidità e disciplina tecnica”.