L’automobile, uno dei posti più comuni in cui litigare: infatti ripensando all'ultima vacanza non è difficile ricordare un battibecco con il proprio partner proprio dopo essere saliti in macchina. Stando ad un sondaggio tra gli automobilisti italiani condotto dal Centro Studi e Documentazione di Direct Line, compagnia di assicurazioni auto on line, il 43% del campione afferma di aver litigato almeno una volta in viaggio con il proprio partner.
Se non si tratta del proprio partner, in generale l’automobile aumenta lo stress e genera litigi con automobilisti indisciplinati (per il 18% degli intervistati), con gli amici (13%), con chi suona il clacson quando si è in colonna (10%) e c’è chi non risparmia neppure i propri genitori (9%). C’è poi un 8% che non aspetta altro di poter contare sullo spazio ristretto dell’abitacolo e l’impossibilità di fuga e ammette di approfittare del viaggio per poter discutere e a volte litigare con il proprio partner. Solo il 24% degli italiani dichiara di non aver mai litigato durante il viaggio in auto.
Se per gli automobilisti italiani i litigi con il partner scaturiscono principalmente dalle brusche frenate (35%), il modo di guidare occupa il secondo posto (33%). Dall'indagine emerge poi che litigare per l’aria condizionata o i finestrini abbassati sia motivo di scontro nel 28% dei casi. Attenzione anche alle indicazioni che il passeggero dà alla persona al volante sulla strada da seguire che irrita il 18% degli italiani; prudenza pure nella scelta della musica (16%), nell’uso del riscaldamento dell’auto (11%). Motivi di litigio sono anche la velocità sostenuta (11%), il fumo (11%) e il tono di voce troppo alto tenuto durante tutto il viaggio (8%).
Se è cosa nota a tanti discutere “in” macchina, Direct Line ha chiesto se è altrettanto comune discutere “per” la macchina. A sorpresa il 62% del campione dichiara di non avere mai litigato con il partner a causa dell’automobile, perché si auto-definisce una persona paziente. Un 13% dichiara apertamente di non sopportare lo stile di guida e questo conduce spesso a dei litigi, l’8% lo imputa ai parcheggi, il 5% dice che succede solo perché ha rovinato la macchina e un 3% si contende l’auto con le scintille.
“La distrazione alla guida si associa generalmente all’uso del telefonino cellulare o al vizio del fumo. – commenta Barbara Panzeri, Direttore Marketing Direct Line – Si sottovaluta invece che litigare richiede attenzione ed energie che possono distogliere l’automobilista da una guida prudente e attenta. E mentre le prime cause di deconcentrazione come il cellulare o la sigaretta sono più facilmente evitabili, il litigio è più insidioso ma non meno pericoloso”.
Fonte della ricerca: L’indagine è stata condotta a febbraio 2015 e ha coinvolto 1.000 individui di età compresa tra i 18 e i 64 anni su popolazioni. È stata condotta con metodologia CAWI (computer-assisted web interviewing), attraverso il panel proprietario di Duepuntozero Doxa.