
Nel corso della quinta convention del Gruppo Agenti Generali Essere leader, il sistema agenti al centro della crescita di Generali Italia tenutasi a Milano martedì scorso, il presidente Vincenzo Cirasola ha detto che con il processo di integrazione avviato da Generali “a livello strategico c’è la volontà di crescere e non solo di ridurre i costi. I competitor crescono con le acquisizioni, Generali invece con la produzione e questo vuol dire più business per noi agenti”.
All’appuntamento sono intervenuti il Group Ceo, Mario Greco e l’Amministratore Delegato di Generali Italia, Philippe Donnet che hanno ribadito pieno sostegno alla rete agenziale e la volontà di crescere ulteriormente sul mercato italiano.
“Le Generali hanno 20 miliardi di euro di raccolta in Italia – ha ricordato Cirasola - sono nettamente davanti agli altri, ma non basta, bisogna crescere ancora”.
Il processo di integrazione di cinque brand in un’unica compagnia ha comportato alcuni disagi” agli agenti che, come il resto dell’industria assicurativa, devono fronteggiare l’agguerrita concorrenza portata da internet.
“Credo nell’integrazione non solo sociale ma anche finanziaria”, ha concluso Cirasola. “ Le Generali devono continuare a essere leader in Italia non solo come gruppo, ma come brand”. Il processo di integrazione non è ancora stato completato e “quando saremo pronti ne vedremo i benefici”.
Nel corso del convegno hanno preso la parola anche i presidenti delle associazioni degli agenti Generali in Francia e Germania, altri due capisaldi delle rete del gruppo triestino e Cirasola ha preannunciato la possibilità di costituire un comitato europeo degli agenti del Gruppo.
Sul processo di integrazione è intervenuto l’amministratore delegato Philippe Donnet, ricordando che fino a oggi sono 1.500 le agenzie già portate sulla piattaforma di Generali Italia. “E’ stato un percorso veloce e anche faticoso, ma non ha danneggiato la nostra capacità di crescere”, grazie anche al lancio di nuovi prodotti. La raccolta netta nel vita ha fatto un salto notevole sia in volume sia in valore nel 2014, ha sottolineato Donnet.
Grazie all’integrazione di cinque brand in un’unica compagnia, ha aggiunto, sono possibili minori costi amministrativi da reinvestire nello sviluppo futuro. “Questo oltre a renderci più forti in Italia, ci apre anche la strada dell’innovazione. Investiremo anche per rinnovare il modello agenziale"”.