
Virgin Media, società multimediale inglese appartenente al gruppo Liberty Global ha segnalato la violazione al database contenente informazioni personali di circa 900.000 utenti. Nomi, indirizzi, email, numeri di telefono e informazioni sui prodotti sono stati accessibili pubblicamente per un intervallo di tempo non precisato.
La società che offre nel Regno Unito servizi legati a televisione, connettività Internet, telefonia mobile e fissa, ha dichiarato che si tratta di dati raccolti per attività di marketing e non vi sono dati sensibili, informazioni finanziarie o codici di accesso per i servizi offerti. Secondo Virgin Media non si tratta di un attacco di hacker, ma il danno è stato provocato da una non corretta configurazione del database. Una volta venuta a conoscenza del problema la società ha immediatamente chiuso l’accesso al database interessato.
L’amministratore delegato di Virgin Media, Lutz Schuler, ha dichiarato che l’incidente è stato comunicato all’autorità britannica Information Commissioner’s Office, come previsto dalle normative e ha detto che la società sta contattando tutte le persone coinvolte.