Mancano cinque mesi all’entrata in vigore del Regolamento UE in materia di protezione dei dati personali (GDPR) e secondo diversi sondaggi all’avvicinarsi della data in cui le norme inizieranno ad avere efficacia corrisponde un incremento della domanda di coperture assicurative cyber.
L’ultimo arrivato in ordine di tempo è lo studio presentato al Cyber Symposium di Londra dall’agenzia di sottoscrizione inglese, CFC Underwriting, che ha rilevato come l’80% del campione di oltre 200 rappresentanti del settore assicurativo britannico, abbia visto aumentare la domanda di cyber insurance per effetto dell’avvicinarsi del GDPR. Un risultato coerente con quanto era stato previsto dall’edizione dello scorso anno dello studio sul potenziale impatto benefico della normativa UE sulla diffusione di polizze cyber.
Graeme Newman, Chief Innovation Officer di CFC, ha spiegato: “Nell'ambito del GDPR ci sarà l’obbligo per le aziende di avere un piano di risposta agli incidenti e quello di notificare qualsiasi violazione dei dati entro 72 ore dalla presa di coscienza dell’evento. Per fare ciò, le imprese dovranno avere a disposizione un team di specialisti che avrà un notevole impatto soprattutto sulle PMI che difficilmente potranno disporre internamente di queste capacità, trovandosi nella situazione di dover cercare aiuto all’esterno se non vogliono esporsi al rischio. Con l’avvicinarsi della GDPR le imprese prendono quindi coscienza dell’importanza della cyber insurance che oltre a proteggerle dalle minacce emergenti dell’era digitale, è uno strumento che può mettere a disposizione la consulenza di un team di esperti che potranno guidare le imprese in ogni fase del percorso di realizzazione di un piano di risposta ai cybe attack”.