Secondo un’analisi di Willis Re - il “View reinsurance renewals report” - il trend che vede il mercato delle riassicurazioni andare in una direzione sempre più soft sta iniziando a rallentare.
In sostanza la diminuzione dei tassi sarebbe arrivata al punto più basso del ciclo assicurativo, dunque da ora potrà registrarsi solamente una ripresa. Per quanto riguarda le tempistiche e le modalità però gli esperti del settore non sanno esprimersi con esattezza, specialmente in seguito agli ultimi shock del mercato finanziario dovuti alla Brexit.
Nel complesso il comparto gode, a livello globale, di una buona copertura di capitale, anche grazie alle lievi perdite su eventi catastrofici registrate nell’ultimo anno. Rispetto alla media del passato infatti il numero di catastrofi naturali che si sono verificate negli ultimi 12 mesi è aumentato, ma si è trattato di episodi di modesta entità, come per esempio i recenti terremoti in Giappone (Kuamoto), le inondazioni in Texas e nel Midwest americano o i danni causati dal maltempo nell’Europa continentale. Ciò ha permesso alle compagnie tradizionali di mantenere una relativa stabilità, e contemporaneamente ha favorito l’ingresso sul mercato di nuove aziende di Insurance-Linked Securities (ILS).
Al momento la maggiore preoccupazione è data dalla necessità di trovare strategie efficaci per farsi carico dei nuovi rischi che si stanno affacciando sul mercato, cosa non facile dati i modesti profitti che le compagnie riescono a realizzare a causa dei prezzi ai minimi storici. Gli sforzi delle compagnie devono quindi concentrarsi sul bilanciare l’esposizione ai nuovi rischi, essenziale per il core-business delle riassicurazioni, e il ritorno che si riesce a ottenere da questi. Saranno ovviamente avvantaggiate quelle imprese che godono di una buona base di riserva, e che potranno fare ricorso ad ampie disponibilità liquide.