Willis Towers Watson ha chiuso il terzo trimestre registrando ricavi pari a 2,17 miliardi di dollari, in aumento dell'11% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e un incremento del 9% su base organica, aiutato dalla forte crescita dell’attività di intermediazione dei rischi.
L'utile netto è sceso del 28% a 139 milioni di dollari, poiché i maggiori ricavi sono stati assorbiti dai maggiori costi legati al programma di trasformazione e ristrutturazione.
I vertici di WTW hanno affermato in una riunione con gli analisti che si sta valutando un ritorno nell’intermediazione riassicurativa, dopo aver venduto il business sviluppato nel settore ad Arthur J. Gallagher & Co. alla fine del 2021.
“La riassicurazione è una soluzione naturale per le attività di intermediazione retail e molti dei nostri competitor gestiscono questa attività”, ha affermato il Ceo Carl Hess durante la call con gli analisti finanziari. “L’abbiamo fatto anche noi con successo in passato e con la scadenza imminente del patto di non concorrenza con AJG, potremmo pensare di tornare a operare nel settore”.
Il “risultato solido” di WTW nel terzo trimestre riflette la forza del suo modello di business e premia la decisione di investire in talento e tecnologia.
Le attività di intermediazione hanno registrato ricavi per 855 milioni di dollari nel trimestre, +12% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e +10% su base organica.