Aniasa
Aniasa, l’associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità ha ufficializzato il cambio di acronimo: da Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici ad Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio, della Sharing mobility e dell'Automotive digital.
Per chi ha intenzione di noleggiare una vettura per le vacanze farebbe meglio ad affrettarsi, per non rischiare di trovarsi al momento della partenza senza trovare auto disponibili.
Secondo i dati elaborati da Aniasa, l’Associazione Nazionale Industria dell'Autonoleggio e Servizi Automobilistici, il 2019 è stato l’anno del record per i furti dei veicoli a noleggio a breve termine. I furti di veicoli e furgono sono stati pari a 1.800, una media di 5 al giorno, per un incremento dell’11% rispetto al 2018.
“Dopo la cocente delusione del DL Rilancio, arriva finalmente dal Governo un segnale incoraggiante per la filiera dell’auto. Ora ci aspettiamo che alle parole del Ministro Stefano Patuanelli seguano i fatti. Senza sostegni immediati ed efficaci il mercato delle quattro ruote è destinato a perdere oltre mezzo milione di immatricolazioni nel nostro Paese, con drammatiche ricadute su occupazione, indotto ed entrate fiscali”.
“Se si vuole evitare il collasso dell’intera filiera turistica, oggi sull’orlo del baratro, e provare a salvare almeno in parte la stagione estiva è necessario prevedere nel prossimo DL Aprile ‘voucher vacanze’ che ogni consumatore possa utilizzare nella fase 2”.
La diffusione del Coronavirus nel nostro Paese e l’allarme mediatico che, in particolar modo negli ultimi 10 giorni, lo sta accompagnando hanno prodotto un brusco stop delle attività di autonoleggio; una situazione che, se l’attuale fase di emergenza dovesse procrastinarsi senza interventi concreti da parte del Governo, potrebbe mettere a serio rischio la sopravvivenza di alcuni operatori in Italia.
Immatricolazioni in calo (-1%) e, nonostante ciò, una flotta in crescita e vicina al milione di veicoli (+13% vs il primo semestre dello scorso anno). Stanno pesando sul settore il clima di incertezza economica e le campagne di demonizzazione del diesel che hanno spinto le aziende a prolungare i contratti in essere piuttosto che a rinnovare il proprio parco auto, a preferire le utilitarie e a ridurre il ricorso ai veicoli a gasolio (dal 75% al 66% delle vetture immatricolate dal noleggio a lungo termine), ritenuto erroneamente più impattante, principalmente in favore di quelle a benzina (con l’effetto paradossale dell’aumento delle emissioni di CO2).