CNA
Le piccole imprese italiane si preparano a un 2025 incerto, con una preoccupazione diffusa che persiste anche in caso di conti in ordine.
L’americana CNA Financial Corporation prevede per il terzo trimestre dell’anno un ammontare di perdite causate dalle catastrofi naturali pari a 143 milioni di dollari. Circa il 75% di queste perdite è stato attribuito a quattro eventi, tra cui spicca l’uragano Helene con il suo fardello di 55 milioni.
“Artigiani e piccole imprese sono fortemente preoccupate per l’imminente scadenza dell’obbligo di stipulare contratti assicurativi a copertura di danni provocati da calamità naturali ed eventi catastrofali”.
C’è gran fermento negli ultimi giorni sulle polizze Cat Nat. Tra le fughe in avanti, subito stoppata, del ministro Musumeci di renderle obbligatorie anche per le abitazioni private, il governo ha ribadito invece i termini per le aziende che dovranno sottoscrivere una polizza entro la fine dell’anno. Provvedimento, che seppure conterrà una modalità di atterraggio più morbido, si parla di un cuscinetto di 90 giorni, non piace al mondo produttivo. il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha sollevato una questione delicata: “Potrebbe succedere che nei territori più esposti al rischio, gli industriali non investano più. Ciò vuol dire desertificare pezzi del territorio e non ce lo possiamo permettere”.
Il 63% dei pensionati soffre di almeno una malattia cronica, o non è autosufficiente, con punte dell'82,9% al Sud. E per fare fronte a esami e screening, solo nell'ultimo anno, il 67,9% si è rivolto a strutture di cura private attingendo al proprio portafoglio per pagare le spese, con picchi dell'81,4% nel Lazio e del 75,6% in Liguria. Ma solo il 7,4% possiede una assicurazione sanitaria integrativa.
CNA Financial, una delle principali compagnie assicurative con sede negli Stati Uniti, ha subito un attacco cyber che ha rallentato le operazioni commerciali e portato alla chiusura del sito web.
La CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e delle PMI) ha stimato una perdita dei ricavi delle imprese del 42% a fine 2020. Una crisi senza precedenti quella che risulta dal campione 14.000 imprese italiane.
Nel corso della convention nazionale dei Confidi Fedart Fidi di Confartigianato, CNA e Casartigiani, si è evidenziato come il difficile scenario che ha caratterizzato il 2015, abbia trovato conferma anche nel primo semestre 2016, che è stato contrassegnato da una significativa contrazione del credito a carico del comparto artigiano (-4.7% rispetto al 2014), come sempre più marcata rispetto a quella del sistema produttivo complessivo.