
Nel corso della convention nazionale dei Confidi Fedart Fidi di Confartigianato, CNA e Casartigiani, si è evidenziato come il difficile scenario che ha caratterizzato il 2015, abbia trovato conferma anche nel primo semestre 2016, che è stato contrassegnato da una significativa contrazione del credito a carico del comparto artigiano (-4.7% rispetto al 2014), come sempre più marcata rispetto a quella del sistema produttivo complessivo.
Ciò si riflette anche sul sistema dei Confidi che continuano a mostrare alcuni fattori di fragilità, primi fra tutti un significativo calo dell’operatività: nel 2015 i 115 Confidi associati a Fedart hanno garantito 3,9 miliardi di euro di finanziamenti (erano 4,6 miliardi nel 2014, pari a -15,2%), con una ulteriore contrazione di oltre il 10% nel primo semestre 2016.
Il volume di garanzie detenuto dal sistema alla fine del 2015 ammontava a 5,1 miliardi di euro, anche questo in riduzione. Nel primo semestre 2016 tale valore ha invece registrato un leggero incremento dovuto anche all’acquisizione da parte di alcuni Confidi di strutture non facenti parte del sistema Fedart e comunque i nuovi flussi proseguono nel trend di riduzione. Ciò conferma le difficoltà che ancora interessano il sistema, che sarebbe in un sostanziale equilibrio laddove non ci fosse questo anomalo gravame delle sofferenze che obbliga i Confidi a corpose rettifiche.
Anche il tasso lordo di sofferenza, infatti, risente di questa situazione di crisi generalizzata e quindi mostra un trend ancora crescente, seppure notevolmente al di sotto del valore registrato dalle imprese artigiane non garantite dai Confidi. Ciò conferma il ruolo determinante svolto dal sistema Confidi a sostegno delle PMI e la loro capacità di selezionare le imprese migliori.
Le imprese continuano ad associarsi ai Confidi e la parziale riduzione registrata nel 2015 è principalmente frutto di razionalizzazioni avvenute all’interno del sistema. Questi i dati principali della Ricerca di Fedart, giunta nel 2016 alla ventesima edizione.