Crisi
Quasi un italiano su due rinuncia a spese mediche necessarie per mancanza di soldi e questa percentuale è ancora maggiore (arriva a sei su dieci) nelle famiglie che hanno un reddito basso.
Migliora il sentiment delle famiglie italiane. O meglio, rispetto all’ultima rilevazione di ottobre 2014 che aveva segnato un ritorno dell’incertezza, il pessimismo sulla futura situazione economica dell’Italia rallenta il passo.
Sono ben 21 le tipologie di famiglia italiane e hanno esigenze di welfare molto diverse tra loro, una maggiore sensibilità rispetto alla percezione dei grandi rischi, e, nonostante una situazione economica complessa, hanno metabolizzato la crisi e imparato a reagire.
Aumentano le immatricolazioni a febbraio, ma il merito è tutto dei noleggi mentre le famiglie, struttura portante del mercato dell’auto, sono ancora in crisi e non si avvicinano ai concessionari.
Secondo le analisi di Cooperatives Europe le cooperative con un giro d’affari superiore ai 100 milioni di dollari, sarebbero 160 mila in Europa contro le 30 mila americane. Gli impiegati sarebbero 5,4 milioni, mentre un cittadino europeo su cinque sarebbe socio di una cooperativa.
Le difficoltà del contesto economico e i continui problemi legati all’occupazione impoveriscono sempre di più le famiglie italiane che per far quadrare i conti sono costrette a risparmiare anche sulla salute. È questo il quadro desolante che emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, la compagnia del Gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria.
Secondo i dati comunicati dall’Istat nel novembre 2014 gli occupati sono risultati 22 milioni 310 mila, in diminuzione dello 0,2% sia rispetto al mese precedente (-48 mila) sia su base annua (-42 mila).
La tanto attesa uscita dal tunnel della crisi tarda ad arrivare e il clima di incertezza influisce sul comportamento degli italiani che preferiscono tenere i soldi cash o fermi sui conti correnti in attesa di tempi migliori.
I saldi estivi in partenza sabato 5 luglio in molte regioni, faranno registrare anche quest’anno una riduzione degli acquisti da parte dei cittadini, ma la contrazione sarà più contenuta rispetto agli anni passati, grazie al bonus da 80 euro in busta paga introdotto dal Governo Renzi. Lo prevede il Codacons, che come ogni anno fornisce lo studio con le stime ufficiali sulle tendenze dei consumatori nel periodo di sconti stagionali.