Educazione Assicurativa
“Le conoscenze degli italiani in campo assicurativo sono molto basse, soprattutto in ambito femminile: appena il 25,5% delle donne dimostra di avere competenze assicurative, contro il 35,9% degli uomini, pari a oltre il 10% in meno”, dichiara Emanuela Rinaldi, professoressa di Sociologia dei processi culturali all’Università Bicocca e ideatrice dell’evento “Assicurazioni e donne: differenze di genere tra competenze e carriere”, con la collaborazione di Alleanza Assicurazioni e First-Cisl.
In Italia, il livello di cultura assicurativa è uno dei più bassi al mondo: gli italiani non sanno cosa possono assicurare o cosa dovrebbero assicurare. Secondo l’indagine “Conoscenze e comportamenti assicurativi degli italiani” condotta da IVASS, la conoscenza assicurativa è in media di 30,4 su una scala da 0 a 100. Sul basso valore assunto dall’indice influiscono in diversa misura i due indicatori parziali che vi concorrono: l’indice di conoscenza di base e quello sulla conoscenza dei prodotti assicurativi, che mostrano punteggi rispettivamente pari a 40,6 e 20,1. Questi dati poco incoraggianti sottolineano quanto gli italiani siano poco informati sulle opportunità e le necessità assicurative. Ma cosa contribuisce a creare questo gap culturale?
Si svolgerà a Roma, mercoledì 19 ottobre (h.10.00), presso la sede dell’Ivass in via del Quirinale 21, l’edizione 2022 della Giornata dell’Educazione Assicurativa, dedicata al dialogo con il mondo femminile.
La campagna di educazione assicurativa “SicuraMente” nasce con l'obiettivo di indurre tra i più giovani una maggiore consapevolezza del rischio e una cultura della prevenzione, in particolare focalizzando l’attenzione degli studenti sui concetti di diritto, dovere e responsabilità.
L’educazione finanziaria in campo assicurativo aiuta i clienti a essere "consapevoli e anche agguerriti con le compagnie nelle scelte assicurative. È importante saper difendere i propri diritti e saper sfruttare la concorrenza, attraverso una scelta informata”.
La pandemia di Covid-19 ha rappresentato un profondo shock per il nostro sistema economico che ha mostrato tutta la sua fragilità. Ad esempio, il virus ha colpito duramente catene produttive lunghissime che trasferiscono componenti attraverso decine di Stati prima di diventare un prodotto finito.