PIL
Nel quarto trimestre 2014 l’attività economica dell’Eurozona ha accelerato con una crescita dello 0,3%, dopo la moderata espansione in Q3 (+0,2%). La ripresa della produzione è destinata a continuare nei prossimi mesi.
Nel 2015 l’Italia uscirà dal tunnel della recessione con una crescita del Pil dello 0,7%. È quanto sostiene Prometeia nel suo aggiornamento del Rapporti di previsione.
A settembre il fatturato dell’industria, al netto della stagionalità, registra una diminuzione dello 0,4% rispetto ad agosto, con un incremento dello 0,1% sul mercato interno e un calo dell’1,4% su quello estero.
Nel terzo trimestre del 2014 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,4% nei confronti del terzo trimestre del 2013.
Standard and Poor's ha rivisto marginalmente al rialzo le stime del Pil italiano per il 2015 a +1,1% rispetto al +1% indicato nello scorso aprile. Per il 2016 le stime indicano un +1,2%, sulla base dei dati contenuti in un rapporto sul mercato immobiliare dell'Eurozona.
Il settore dell’economia marittima italiana (armatori, agenti, assicurazioni marittime, cantieristica, certificazione, lavoratori portuali, nautica, porti, piloti, pesca, previdenza marittima, ricerca, rimorchiatori, spedizionieri), che vale 40 miliardi di euro (2,6% del Pil) e fornisce a occupazione a circa 480mila addetti ha incontrato nei giorni scorsi a Napoli, durante la “Naples Shipping Week” i principali esperti internazionali del settore fra cui la massima autorità marittima Koji Sekimizu, segretario generale dell’Agenzia marittima dell’Onu, l’Imo.
Crisi alle spalle e crescita in vista? Per l’Italia sembrerebbe un discorso ancora prematuro. Secondo l’ultimo World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale il quadro prospettico del nostro Paese non sarebbe dei più incoraggianti. Di certo, la recessione ormai è alle spalle, ma la crescita del PIL prevista per il 2014 è stimata allo 0,6% contro il +1,2% medio dell’Eurozona e il +3,6% globale, che nel 2015 dovrebbe salire del 3,9% nonostante il rallentamento delle economie emergenti.