Russia
L’agenzia internazionale Fitch Ratings ha nuovamente abbassato il rating del debito sovrano a lungo termine della Russia, sceso da “B” a “C”, riflettendo il rischio di un default “imminente”.
Insurance Europe esprime in una nota “piena solidarietà al popolo ucraino che sta dimostrando incredibile forza e coraggio in questi tempi difficilissimi” e condanna fermamente la decisione del governo russo di invadere l’Ucraina.
Generali va ad arricchire la lunga schiera dei grandi gruppi internazionali in uscita dalla Russia. Dopo le sanzioni, i blocchi agli oligarchi russi, il mondo dello sport che ha annunciato lo spostamento della finale di Champion’s League da San Pietroburgo a Parigi e lo stop al GP di Formula Uno, i grandi brand internazionali stanno abbandonando il mercato russo.
L’International Air Transport Association (Iata), organizzazione internazionale di compagnie aeree, analizza le prospettive di un settore che si stava riprendendo dopo la batosta della pandemia e che si trova a dover fare i conti con il conflitto russo-ucraino.
L’interesse di Generali verso il mercato russo è cosa nota da mesi. Tuttavia, l’analisi del management sulle occasioni del mercato dell’Est non fa passi avanti.
Ai piani alti di Generali si sta lavorando a una possibile operazione del valore di circa 2 miliardi di euro in Russia.
Nel primo semestre dell’anno l’utile dell’industria assicurativa russa è cresciuto, così come il return on equity ha raggiunto il valore più alto degli ultimi tre anni e mezzo (33,7%), secondo un bollettino pubblicato dalla Banca di Russia.
La compagnia di assicurazione russa Ingosstrakh Zhizn, parte del gruppo Ingo, fornirà in via accelerata prestazioni assicurative ai parenti delle oltre 40 vittime del disastro aereo dell’SSJ100 della compagnia di bandiera russa Aeroflot, che ha preso fuoco il 5 maggio, dopo un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Sheremetyevo.
Anche se le imprese statali rappresentano una quota minore delle acquisizioni condotte da imprese non Ue, risulta in forte crescita la proporzione di operazioni condotte negli ultimi anni da Russia, Cina ed Emirati Arabi Uniti, con un totale di 18 acquisizioni nel 2017, tre volte di più rispetto al 2007. È quanto emerge dal rapporto sugli investimenti diretti nella Ue pubblicato dalla Commissione europea.
La diversificazione dell’economia russa, resa necessaria da un livello sempre meno elevato dei prezzi del petrolio, si scontra con i freni strutturali che a loro volta rischiano di pesare sulla crescita nel medio periodo. Alcuni settori (agroalimentare, chimica, auto...) sembrano beneficiare di un aumento dell’attività che contribuirà alla ripresa nel 2017.
Lo scorso 21 giugno è stata ufficialmente approvata dalla Duma la “Legge sulle organizzazioni dell’industria assicurativa nella Federazione Russa”, che prevede la creazione di una Compagnia Assicurativa Nazionale (CAN) controllata direttamente dalla Banca di Russia.
RSA Insurance Group cede le attività sviluppate in Russia da Intouch Insurance al fondo pensione locale, Blagosostoyanie, per circa 6,8 milioni di euro.
Cina e Russia hanno firmato un memorandum di cooperazione sulla regolamentazione assicurativa, in base al quale la China Insurance Regulatory Commission e la Central Bank of Russia faciliteranno lo scambio di informazioni e il coordinamento sulle norme riguardanti le assicurazioni.
Saltata l’unione con Zurich per la britannica RSA guidata da Stephen Hester, è arrivato il momento di prendere in esame il piano B che prevede la dismissione delle operazioni in Russia e Medio Oriente. Operazioni necessarie per aumentare la propria patrimonializzazione e che, secondo le intenzioni del management, dovrebbe portare nelle casse di RSA conta una cifra intorno ai 110-120 milioni di euro.
In concomitanza con la visita di Vladimir Putin in Italia, SACE dedica alla Russia lo speciale video-seminar dei suoi esperti di internazionalizzazione, online su www.sace.it: “Prospettiva Nevskij: uno sguardo alla via russa per le imprese italiane”.