Turchia
Fitch ha fatto una prima stima delle perdite assicurate per il terremoto di Turchia e Siria.
Il gruppo Allianz ha annunciato che metterà a disposizione 6 milioni di euro per sostenere gli sforzi di soccorso e ripresa a seguito dei terremoti in Turchia e Siria, inclusi fino a un milione di euro per fare il matching con le donazioni dei suoi dipendenti e agenti.
Migliaia di edifici distrutti e quasi 10.000 morti sono i primi drammatici dati che arrivano dalla Turchia e dalla Siria, dopo le due potenti scosse di terremoto e le centinaia di assestamento che, secondo le prime proiezioni dell’US Geological Survey (USGS) potrebbero causare perdite economiche superiori a 1 miliardo di dollari.
Il volume complessivo generato nel primo trimestre dell’anno in Turchia dall’industria assicurativa ammonta a 2,6 miliardi di euro, pari a un incremento del 15,8% su base annua, secondo quanto comunicato dall’ Insurance Association of Turkey (TSB).
Ageas ha firmato un accordo con Aviva plc per rilevaree la sua partecipazione del 40% nella società di assicurazioni vita turca AvivaSA, per un corrispettivo complessivo di circa 142 milioni di euro.
Il gruppo assicurativo Talanx ha acquisito la unit turca di Munich Re, consentendo alla controllata locale Ergo Sigorta A.S. di proseguire il suo piano di espansione in Turchia.
Il gruppo Allianz, leader assicurativo europeo, punta chiaramente a essere il numero uno nel processo di innovazione digitale.
La percezione del deterioramento dei rischi nel 2016 per la Turchia conseguente all’accrescimento delle tensioni regionali intensifica, secondo un report realizzato da Coface, il problema della sicurezza interna, il fallimento del colpo di stato del 15 luglio scorso e il downgrade della valutazione sul credito.
Il fallito golpe in Turchia è solo l’ultimo di una lunga serie di agitazione politiche verificatisi a partire dal 2011, quando la Primavera Araba segnò l’inizio di un periodo di tensione che non è ancora terminato.
Secondo un report realizzato da Fitch Ratings sul mercato assicurativo della Turchia vi è un significativo rischio “riserve” per alcune compagnie danni, quelle più esposte nel ramo auto.
La Turchia è un Paese di rilevanza strategica per l’export italiano ed europeo. Le vendite Made in Italy verso Ankara sono più che raddoppiate tra il 2008 ed oggi e l’Italia esporta nel Paese circa € 10 miliardi l’anno. La natura complessa del Paese ne ha fatto una “palestra” per gli esportatori italiani che hanno dispiegato in Turchia un’offerta diversificata in termini di merci esportate e soluzioni finanziarie proposte, anche con il supporto di SACE.
Ci sono tutti i più grandi gruppi assicurativi europei, asiatici e statunitensi nella lista delle 20 potenziali acquirenti degli asset assicurativi e previdenziali messi in vendita da Halkbank, la banca statale turca.
Nel 2013 l’economia turca ha registrato una forte crescita pari al 4% grazie al dinamismo della domanda interna. I consumi e gli investimenti hanno contribuito alla crescita annuale rispettivamente di 3,7 e 1,1 punti. Le esportazioni nette hanno pesato per 2,3 punti sul tasso di crescita, mentre la forte domanda interna ha stimolato le importazioni. Il prezzo elevato delle derrate alimentari, il vigore della domanda interna e il forte deprezzamento della lira a fine 2013 hanno provocato un’inflazione salita a 7,4%, al di sotto dell’obiettivo del 5% della Banca Centrale.