Danni ambientali
L'Asia è stata “la regione al mondo più colpita da disastri legati al clima” nel 2023, con inondazioni e tempeste che hanno causato il maggior numero di vittime e perdite economiche. Lo rende noto nel suo rapporto annuale l'Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite.
Ogni anno, in Italia, si verificano più di 1.000 casi di danno ambientale provocati, in quasi 7 occasioni su 10 (69,1%) dalla scarsa manutenzione (52%) e dall’errore umano (17,1%). Due cause di danno su cui, senza dubbio, si può facilmente intervenire per riuscire a ridurre in modo drastico e in molti casi con investimenti nell’ordine delle poche migliaia di euro il numero e la gravità degli incidenti.
Nelle imprese italiane manca una vera cultura a favore della prevenzione e della riparazione dei danni alle risorse naturali. Gli investimenti nella gestione dei rischi ambientali sono limitati e le imprese più virtuose da questo punto di vista difficilmente ne hanno un vantaggio competitivo. Secondo una stima effettuata dal Pool Ambiente sono meno del 2% le aziende che hanno sottoscritto una copertura completa per i danni all’ambiente, con il rischio d’insolvenza in caso di danno all’ambiente che è, infatti, particolarmente elevato nel nostro Paese.
Chubb ha annunciato il lancio del nuovo servizio di Incident Alert Ambientale in Europa Continentale, Regno Unito e Irlanda. Si tratta di un servizio gratuito a disposizione delle aziende clienti di ogni dimensione, dalle PMI alle multinazionali, pensato per aiutare i clienti ad accedere a un panel di operatori qualificati, a monitorare i costi di bonifica e a mitigare le potenziali responsabilità associate a sversamenti di inquinanti nell’ambiente.
A seguito di grandi violazioni di dati e scandali sulla privacy, importanti interruzioni IT e l'introduzione di norme più severe in materia di protezione dei dati nell'Unione europea e in altri Paesi, il rischio cyber diventa una delle principali preoccupazioni per le imprese.
La Corte Suprema spagnola ha stabilito che il capitano e l’assicuratore della petroliera Prestige dovranno pagare oltre 1,5 miliardi di euro ($ 1,7 miliardi) a titolo di risarcimento per il più grande disastro ambientale della Spagna, causato dall’affondamento della petroliera nel 2002.
Si è tenuto lo scorso 13 Settembre a Roma il workshop sulle “Soluzioni assicurative di nuova generazione” organizzato da LINK Underwriting Agency. Nell’incontro si sono affrontate le tematiche attualissime e di estremo interesse: rischi informatici, danno ambientale, immobili in donazione.
Le perdite economiche globali dovute a calamità naturali del primo semestre 2018 sono stimate in 45 miliardi di dollari, ovvero il 64% in meno rispetto alla media degli ultimi dieci anni di 124 miliardi di dollari, secondo la ricerca “Global Catastrophe Recap: First Half of 2018”, realizzata da Impact Forecasting, il team di sviluppo di modelli catastrofali di Aon.
La catastrofe naturale più grave al mondo dal punto di vista economico della prima metà dell’anno si è verificata in Cina, dove dalla metà giugno si sono verificate diverse inondazioni del fiume Yangtze che hanno distrutto o lesionato almeno 410.000 edifici, messo fuori uso diverse infrastrutture e distrutto gran parte delle coltivazioni dell’area.
Il ramo assicurativo di XL Catlin in Italia ha annunciato di aver perfezionato la formulazione della propria soluzione assicurativa in campo ambientale.
Quello della Responsabilità civile ambientale (EIL) è un mercato assicurativo in rapida crescita, che riguarda le esposizioni e relativi indennizzi per danni ambientali e di salute pubblica, che vanno dall'inquinamento industriale alle pandemie.
Le catastrofi naturali sono state 346 nel 2015. Hanno interessato 98 milioni di persone, provocato 22.773 morti (in forte crescita rispetto alle 6.434 vittime del 2014) e danni per circa 66,5 miliardi di dollari.
Dopo il passaggio del tifone Malakas che ha portato con sé piogge torrenziali e vento fino a 180 km all’ora lo scorso 20 settembre, il Giappone fa i conti con una situazione pesante, fatta di allagamenti diffusi, danni agli edifici ricoperti di fango, danneggiamenti a rete stradale e infrastrutture, automobili trascinate dall’acqua e risaie sommerse.
Venerdì 16 settembre, presso la Camera di Commercio di Genova, Uea ha chiamato a confronto assicuratori ed esperti tecnici su un tema chiave per il territorio ligure e per il Sistema Italia.
La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) americana ha sviluppato una nuova tecnologia informatica per il monitoraggio delle condizioni metereologiche del territorio federale, in particolare delle masse acquatiche.