FMI
La diffusione dell’epidemia da coronavirus potrebbe farsi sentire sulla crescita economica globale del 2020. Tutto dipenderà da come la Cina riuscirà a contenerne la diffusione.
Lo scenario di tassi di interesse prossimi allo zero preoccupa il Fondo Monetario Internazionale che nel report sulla stabilità finanziaria globale (GFSR) ha fatto scattare l’allarme per i fondi pensione e le compagnie di assicurazioni che “rischiano di diventare insolventi, nel caso in cui il contesto di tassi di interesse a livelli ultra bassi dovesse permanere per un periodo di tempo prolungato”.
“Al partito anti-bancari si iscrive anche il FMI” così Giulio Romani, Segretario generale First Cisl, commenta le dichiarazioni del Fondo Monetario Internazionale che, proprio oggi, sostiene la non possibilità di aiuti di stato per le banche italiane, esortando addirittura a ricorrere a procedure fallimentari.
Nell’ultimo decennio il settore assicurativo è cambiato molto ed è aumentata l’importanza del comparto a livello sistemico. “Le compagnie di assicurazione giocano un ruolo importante come intermediari finanziari e nel garantire tutele contro i rischi economici e finanziari”, proprio per questo “il contributo degli assicuratori sulla vita ai rischi sistemici nelle economie avanzate è aumentato negli ultimi anni, pur restando comunque inferiore a quello delle banche”.
Crisi alle spalle e crescita in vista? Per l’Italia sembrerebbe un discorso ancora prematuro. Secondo l’ultimo World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale il quadro prospettico del nostro Paese non sarebbe dei più incoraggianti. Di certo, la recessione ormai è alle spalle, ma la crescita del PIL prevista per il 2014 è stimata allo 0,6% contro il +1,2% medio dell’Eurozona e il +3,6% globale, che nel 2015 dovrebbe salire del 3,9% nonostante il rallentamento delle economie emergenti.