Sulla base dei risultati ottenuti nella prima parte dell’anno dai principali player nostrani, l’agenzia di rating internazionale Fitch prevede che il 2016 si chiuderà con un calo della redditività operativa delle compagnie vita italiane, mentre nei danni la performance tecnica dovrebbe mantenersi stabile.
Fitch sottolinea come nel primo semestre la raccolta premi delle polizze unit-linked sia precipitata, a causa della volatilità dei mercati azionari che ha frenato la domanda. Oltre a ciò, il calo dei rendimento degli investimenti è l’altro fattore chiave che ha determinato la flessione dei risultati del comparto vita.
Nel segmento danni, i prezzi dell’Rc Auto sono calati a causa della concorrenza del mercato e questo trend dovrebbe continuare anche nella seconda metà del 2016, ma Fitch prevede che i prezzi risaliranno nel 2017 quando è atteso un aumento delle vendite di auto e quindi della domanda di polizze, in collegamento con la maggiore crescita economica.
Pur in calo, gli indici di Solvency 2 sono rimasti su livelli solidi. Tuttavia, le compagnie italiane che utilizzano la formula standard potrebbero dover far fronte a un significativo aumento dei requisiti patrimoniali se le autorità europee aboliranno la ponderazione zero per il rischio sul credito sovrano. Fitch, inoltre, ritiene gestibile l’esposizione al fondo Atlante e alle banche italiane con rating basso in quanto nessun gruppo ha un'esposizione concentrata su questi fronti.
Infine, l’impatto del terremoto che ha colpito l’Italia centrale sarà probabilmente limitato, con perdite per 100-200 milioni di euro, derivanti soprattutto da proprietà. Le stime riflettono la bassa densità di popolazione e attività d’impresa e la limitata copertura assicurativa nella regione. In particolare, le perdite per le compagnie assicurative stimate da Fitch sono fra i 40 e gli 80 milioni di euro per le assicurazioni primarie e fra 60 e 120 milioni per le riassicurazioni.