In caso di hard Brexit, dal prossimo 29 marzo, le compagnie assicurative britanniche, presenti sul mercato italiano, "non potranno svolgere l’attività assicurativa nel nostro Paese senza prima avervi costituito una sede stabile e avere ottenuto la relativa autorizzazione. Queste imprese, ad esempio, non potranno vendere polizze via internet in Italia e neanche negli altri paesi dell’Unione europea".
È quanto afferma Stefano De Polis, segretario generale dell’Ivass, in un’intervista pubblicata nel primo numero della newsletter Ivass informa. De Polis ricorda che il governo italiano ha preannunciato che, nel caso di hard Brexit, intende disciplinare con apposita regolamentazione il periodo transitorio durante il quale le imprese britanniche potranno continuare ad operare, sia pure in modo differenziato, sul mercato italiano.
De Polis parla anche dell’impatto delle assicurazioni britanniche sul mercato italiano: “quelle nel nostro Paese sono 53, di cui 47 nel settore danni e raccolgono annualmente premi per circa 1,7 miliardi di euro. Gli italiani assicurati con queste compagnie sono 9,7 milioni, un quota non marginale”.