
Continua a crescere il mercato italiano della cybers ecurity che a fine 2019 ha raggiunto 1,3 miliardi di euro, per un incremento annuo dell’11%.
Lo rileva una ricerca dell’Osservatorio Information Security e Privacy della School of Management del Politecnico di Milano. Alessandro Piva, Direttore dell'Osservatorio Information Security & Privacy, ha spiegato che “La sicurezza informatica non è più percepita come un ostacolo all'adozione di nuove tecnologie e servizi, ma come un fattore fondamentale per il successo del business”.
Secondo la ricerca nel 40% delle imprese italiane non è presente una specifica funzione e una figura direzionale dedicata all’Information Security. E sono poche le aziende in cui la funzione Security riporta a una figura aziendale diversa dall’IT (17%) o direttamente al Board (16%). “Il che genera incertezza e oltre un’impresa su due è insoddisfatta di come viene gestita”, ha osservato Piva.
Sul mercato vengono ricercate figure da inserire in organico, ma il 77% delle aziende che vogliono assumere hanno difficoltà a reperire profili specializzati. La figura più ricercata è il Security Analyst, che valuta i rischi, seguita dal Security Architect, che cura il disegno armonico e coerente delle misure di security, e dal Security Engineer, che monitora i sistemi e propone soluzioni per rispondere agli incidenti.