Dopo due anni consecutivi di premi assicurativi in crescita in Italia (+3,2% nel 2018 e +3,8% nel 2019, con raccolta complessiva pari a 140 miliardi), per il 2020 si prevede una contrazione, con diminuzione significativa nel primo semestre 2020 (-8,8% rispetto ai primi sei mesi del 2019), ma risulta impossibile azzardare un dato sulla raccolta di fine anno.
È quanto emerso durante l’Accenture Insurance Day 2020. “In questo contesto in profonda e continua evoluzione, che abbiamo definito “Never Normal”, la compagnie assicurative potranno cogliere opportunità importanti se sapranno investire in modo focalizzato su distribuzione, evoluzione dell’offerta, re-skilling della work-force e interazione con i propri clienti”, ha spiegato Daniele Presutti, Insurance Lead Europe di Accenture, aggiungendo che “la tecnologia e, in primis, il ricorso al Cloud sono i fattori abilitanti per la resilienza organizzativa, la trasformazione della curva dei costi, e l’adozione di nuovi modelli di business e di offerta in cui dati ed ecosistemi sono parte integrante di un servizio sempre più personalizzato”.
I consumatori richiedono sempre più servizi assicurativi su misura per le proprie esigenze, con un pricing dinamico: l’80% dei consumatori, (con un aumento del 25% rispetto a 2 anni fa) è interessato polizze Auto “pay how you drive”, in modo da rapportare il costo all’utilizzo effettivo dell’auto e del modo di guidare, secondo un trend di scala globale. È un trend che si riscontra anche a livello globale. In Italia, tra i consumatori che hanno deciso di cambiare assicurazione, 7 su 10 lo hanno fatto perché spontaneamente attratti da offerte migliori o più appealing, il 46% perché pensa che una migliore offerta si traduca in un prezzo più basso o un miglior valore percepito, il 30% in disponibilità di migliori servizi online, il 28% in soluzioni più adatte alle proprie esigenze e il 20% nella possibilità di avere accesso a servizi più veloci ed efficienti. Cresce la percentuale di consumatori propensi ad acquistare una polizza in autonomia online (in modalità self sui siti web o all’interno delle app delle compagnie assicurative, anche consultando aggregatori per agevolare la ricerca): si tratta del 40% dei consumatori italiani (54% a livello mondiale).
Più digitalizzazione e più servizi di qualità sono in definitiva le due sfide che attendono gli assicuratori nel periodo post-Covid, per mantenere competitività e recuperare il pesante impatto della crisi sanitaria. “Con la pandemia sono cambiate le abitudini, sia in termini di rapporti sociali sia come fiducia nel futuro. In tempi d’incertezza la competitività regna sovrana: uno dei driver è sempre il prezzo, ma contano anche la disponibilità di maggiori e migliori servizi online e processi più efficienti”, ha sottolineato Presutti. “La competitività si sposta sui servizi, maggior richiesta di personalizzazione e apertura verso nuovi interlocutori (banche, car dealer, provider di servizi online) con un’interazione digitale che è in forte crescita ed è destinata a rimanere tale”.