Secondo l’Ivass le compagnie di assicurazioni hanno risposto in maniera positiva alla pandemia per quanto concerne la gestione dei reclami.
Secondo l’Authority presieduta da Daniele Franco gli assicuratori hanno riorientato e riorganizzato le attività da remoto garantendo la continuità del business anche nel momento più difficile del lockdown di primavera.
Nella generalità dei casi le restrizioni alla mobilità introdotte dal governo per contenere la diffusione dei contagi hanno comportato l’esigenza di adattare l’operatività delle strutture al nuovo scenario. Alcuni comparti (auto, viaggi e salute) sono risultati più direttamente investiti dall’emergenza.
Nel dettaglio, Ivass comunica che nel primo semestre dell’anno le compagnie operanti in Italia hanno ricevuto dai consumatori 47.048 reclami, in diminuzione del 5,3% rispetto al 1° semestre dell’anno precedente.
In particolare, le imprese italiane hanno ricevuto 41.161 reclami mentre quelle UE ne hanno ricevuti 5.887. Il 44,2% dei reclami (20.788) ha interessato l’Rc Auto, il 36,8% (17.298) gli altri rami danni e il 19% (8.962) i rami vita.
Il 46% dei reclami ricevuti dalle imprese italiane riguarda l’Rc Auto e risulta in calo del 7.2% rispetto al 2019.
Per le imprese estere, invece, il 51% dei reclami interessa i rami danni diversi dalla Rc Auto e in particolare: polizze salute, viaggi, Rc professionale.
Quanto agli esiti dei reclami, il 27,5% è stato accolto, l’8,7% è stato oggetto di transazione, il 51,8% respinto mentre il 12% era in fase istruttoria alla fine del semestre.