
Generali Global Assistance ha pubblicato i risultati riguardanti gli Stati Uniti dell’Ipsos Holiday Barometer 2021, la ventesima edizione del sondaggio annuale pubblicato dalla casa madre Europ Assistance e condotto da Ipsos tra il 15 e il 20 maggio 2021.
Sulla base delle risposte di circa 1.000 americani, si capisce come la pandemia inibisca ancora la voglia di viaggiare. Solo il 50% degli intervistati ha dichiarato che farà una vacanza estiva nel 2021, pari a un calo di 18 punti percentuali rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019. Gli americano si aspettano che si possa tornare alla normalità nel 2022, viaggiando senza mascherine o altre precauzioni relative al Covid-19.
Chris Carnicelli, ceo di Generali Global Assistance, ha così commentato: “Dato il pesante e persistente impatto della pandemia, è rassicurante che gli americani siano ottimisti per la normalizzazione dei viaggi nel 2022. Mentre i numeri dei viaggi sono in calo per questa estate, i budget rimangono molto vicini ai numeri pre-pandemia e c'è ottimismo sul poter tornare a viaggiare in futuro all’interno e all’esterno degli Stati Uniti. Gli americani vedono sempre più il viaggio come un investimento e, come fanno con altri investimenti tipo la casa o l’auto,cercano protezione con l’assicurazione”.
I principali risultati in sintesi:
- Il 50% degli intervistati prevede di viaggiare nei mesi da luglio a settembre in coincidenza con le vacanze estive negli Stati Uniti.
- I budget di viaggio sono leggermente diminuiti. Gli americani si aspettano di spendere $ 2.319 quest’anno, il 2% in meno rispetto ai $ 2.373 preventivati nel 2019.
- Quasi la metà degli americani non ha ancora deciso una destinazione; chi lo ha fatto, preferisce rimanere all’interno degli Stati Uniti.
- Il mare resta la destinazione preferita per tutte le fasce d’età
- Gli americani sono tra i viaggiatori più organizzati al mondo poiché hanno già organizzato nei dettagli almeno una parte del loro prossimo viaggio. Sono in Thailandia sono più puntigliosi.
Aumenta l’interesse degli americani per le assicurazioni viaggio, raggiungendo il 37%, percentuale che rappresenta un miglioramento rispetto agli anni passati, ma che resta ancora lontana rispetto ad alcuni mercati più evoluti in questo segmento. Gli americani che vanno all’estero hanno molte più probabilità di sottoscrivere una polizza viaggi rispetto a chi si sposta sul territorio nazionale. Inoltre, sono i residenti delle aree Nord-Est e dell’Ovest ad avere maggiori possibilità di acquistare un’assicurazione viaggi, rispetto ai cittadini del Midwest o del Sud.