Il Consiglio Ue ha adottato formalmente la direttiva sul dovere di diligenza in materia di sostenibilità aziendale. Questa è l'ultima fase del processo decisionale. La direttiva adottata introduce obblighi per le grandi imprese riguardo agli impatti negativi delle loro attività sui diritti umani e sulla tutela dell'ambiente. Stabilisce inoltre le passività legate a tali obblighi.
Le norme riguardano non solo le operazioni delle società, ma anche le attività delle loro filiali e quelle dei loro partner commerciali lungo la catena di attività delle società. La direttiva riguarderà le aziende con più di 1.000 dipendenti con un fatturato superiore a 450 milioni di euro e le loro attività che vanno dalla produzione a monte di beni o fornitura di servizi, alla distribuzione, trasporto o stoccaggio a valle dei prodotti.
Le aziende dovranno adottare e attuare un sistema basato sul rischio per monitorare, prevenire o rimediare ai danni ai diritti umani o all'ambiente identificati dalla direttiva.
L'Italia ha votato a favore. Nel corso dei negoziati legislativi la portata della legge Ue è stata ridimensionata portando il perimetro della copertura del numero delle imprese a circa 5500 rispetto alle 16 mila iniziali.
La direttiva impone alle aziende di garantire che i diritti umani e gli obblighi ambientali siano rispettati lungo la loro catena di attività. Se viene identificata una violazione di questi obblighi, dovranno adottare le misure appropriate per prevenire, mitigare, porre fine o minimizzare gli impatti negativi derivanti dalle proprie attività, da quelle delle loro controllate e da quelle dei loro partner commerciali nella loro catena di attività. Le aziende potranno essere ritenute responsabili dei danni causati e dovranno fornire il pieno risarcimento. Inoltre le imprese dovranno adottare e attuare un piano di transizione climatica in linea con l'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
Dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, la direttiva entrerà in vigore dopo venti giorni.
Gli stati membri avranno due anni per attuare le norme e le procedure amministrative necessarie per conformarsi a questo testo giuridico.