L'annuale momento di incontro dei soci Uea ha visto la partecipazione di esponenti di primo piano del mondo assicurativo: Vittorio Zenith, recentemente cooptato nell'Esecutivo Nazionale dello Sna; il presidente di Unapass, Massimo Congiu; il presidente di Anapa, Vincenzo Cirasola; il presidente della Commissione Agenti Bipar, Jean François Mossino; il presidente Onorario di Uea, Elio Pugliese; in rappresentanza della Fondazione Galbusera, Mauro Galbusera; Alessandra Cancellieri per il Comitato del Premio “Fernando Cancellieri”; Enea Dallaglio e Massimo Michaud per il Comitato Iridia e Giuseppe Allia, responsabile dell’intermediazione per Aec Underwriting.
La mattinata si è conclusa con la lettura della relazione del Presidente Gariglio e l'approvazione del bilancio consuntivo 2012 e preventivo 2013.
Insieme per parlare del futuro dell'intermediazione agenziale, per confrontarsi sui temi che più interessano, e talvolta preoccupano, gli agenti italiani. Ognuno con il suo punto di vista, ciascuno portando la voce e la testimonianza dell'associazione che è chiamato a rappresentare. Vittorio Zenith, Massimo Congiu, Vincenzo Cirasola, Jean François Mossino, Elio Pugliese, Mauro Galbusera, Alessandra Cancellieri, Enea Dallaglio, Massimo Michaud, Giuseppe Allia. Diversi esponenti, a vario titolo rappresentanti del comparto assicurativo, non sono voluti mancare all'annuale assemblea dei soci Uea per sottolineare come da più parti, e in modo trasversale, l'Unione Europea Assicuratori sia riconosciuta e apprezzata come spazio di dialogo e confronto.
Tanti i temi discussi, dai trend di mercato nazionali ed internazionali, alle collaborazioni; dal valore delle reti agenziali, alla concorrenza dei canali alternativi di vendita; dalle normative inerenti la Rc auto alla necessità di una radicale riforma del welfare. Ottiche differenti si è detto, ma un unico fronte quando si tratta di ribadire la valenza sociale dell'intermediario professionale, l'importanza di far crescere la cultura assicurativa nel nostro paese e, all'interno della categoria, di “fare sistema” per perseguire quegli importanti obiettivi comuni che nei prossimi mesi saranno discussi a livello nazionale ed europeo.
Su questo punto, si è soffermato anche il presidente di Uea, Filippo Gariglio nel corso della sua relazione annuale, in cui – oltre a presentare i dati di scenario macroeconomico e a commentare le dinamiche interne ed i cambiamenti legislativi che hanno interessato il settore assicurativo – ha ricordato alle rappresentanze sindacali la necessità di trovare una “cifra comune affinché le peculiari istanze agenziali italiane - non sovrapponibili a nessun'altra realtà europea - soprattutto in previsione della prossima direttiva IMD2, abbiano una voce forte nei consessi istituzionali”.
Ma il richiamo alla coesione e all'azione sinergica è stato rivolto da Uea anche alle Compagnie, chiamate ad evolversi “insieme, e non contro, le reti agenziali - nel rispetto dei singoli ruoli ed in un quadro di regole certe - per dare risposte assicurative ad una società che necessita di nuove coperture, e che ha accumulato un forte ritardo rispetto all’Europa per quanto riguarda l'incidenza dei premi rispetto al Pil”.
Gariglio ha poi proposto un excursus delle principali novità che negli ultimi dodici mesi hanno riguardato l'ambito assicurativo, sia in riferimento agli aspetti normativi – legge sulle collaborazioni, contratto base, fallimento della mediazione obbligatoria, nuovo ruolo dell'Antitrust, riforma del condominio e molto altro – sia alle evoluzioni interne al mondo assicurativo, dalla formazione del maxipolo UnipolSai, al riassetto operato da Generali, dalla nascita dell'Ivass alla recente costituzione di Anapa. “Un anno di grandi cambiamenti – ha commentato Gariglio – contrassegnato da un'incertezza crescente e pervasiva, ma dove purtroppo occorre registrare anche un sostanziale immobilismo rispetto agli storici problemi assicurativi del nostro Paese. Mi riferisco al mancato sviluppo di un moderno ed evoluto sistema di welfare pubblico-privato, al nodo irrisolto della gestione dei rischi catastrofali, a quel strutturale problema-paese che continua ad essere, in Italia, la Rc auto”.
In ultimo, il presidente di Uea si è rivolto agli intermediari associati. “L'etica, l'onestà, l'indipendenza, la professionalità, la necessità di migliorarsi costantemente, è in questi archetipi che ogni socio ritrova il significato più autentico e profondo del suo lavoro inteso come servizio reso alla collettività. È nostra abitudine guardare alle difficoltà e ai cambiamenti come sfide da cogliere ed opportunità da sviluppare, incarnando appieno quel ruolo sociale che da sempre rivendichiamo come nostro. Certo tutto questo non sarà né facile né immediato e richiederà impegno, dedizione, passione, più che in passato, ma la cultura e l’etica, gli stessi richiamati, sin dalla sua nascita, nello statuto di Uea, aiuteranno tutti noi a trovare la strada”.