Nel corso del 2015 gli investimenti in InsurTech (tecnologia applicata al settore assicurativo) sono triplicate a livello globale raggiungendo quota 2,7 miliardi di dollari, rispetto agli 0,8 miliardi di fine 2014.
È questo uno dei dati principali emersi dall’Insurance Day di MF, tenutosi venerdì scorso a Milano in collaborazione con Accenture.
Siamo nel mezzo di una vera e propria trasformazione digitale che ha però bisogno, secondo Daniele Presutti - Accenture senior managing director e responsabile insurance – di essere arricchita e integrata da un’analoga evoluzione organizzativa.
La disruption rilevata dalla ricerca di Accenture è dimostrata, da un lato, dal forte incremento negli investimenti in InsurTech e dall’altro lato, dai nuovi trend tecnologici che influenzeranno con decisione l’evoluzione dei modelli di business del settore assicurativo nel prossimo triennio. I principali sono l’intelligenza artificiale, la platform economy, la fluidità e la flessibilità della forza lavoro, la digital trust e più in generale la trasformazione digitale.
Il cambiamento è già in atto: oltre a numerose Fintech (Start-up che sviluppano tecnologie per il settore assicurativo) e player digitali che si affacciano sul panorama assicurativo, anche alcune Compagnie tradizionali stanno sfruttando l’innovazione tecnologica per trasformare la loro catena del valore ed avvicinarsi sempre di più al nuovo “linguaggio” del Cliente.
Non mancano esempi concreti degli effetti di questo nuovo scenario: dalla compagnia statunitense Progressive, che ha stipulato un accordo con l’italiana Generali per rafforzare le rispettive competenze nell’ambito dei Data Analytics e potenziare l’offerta di prodotti personalizzati (soprattutto grazie alla telematica), a TROV, player statunitense che ha sviluppato un nuovo ed innovativo modello di underwriting (l’attività specifica delle assicurazioni relativa alla selezione e valutazione del rischio delle polizze vendute ai clienti) “on demand”, quindi su richiesta, completamente personalizzabile e a breve termine.
Le innovazioni tecnologiche, sottolinea la ricerca Accenture, “creano nuove leve di valore che, se integrate nell’intera catena del valore assicurativa, consentono di raggiungere il duplice obiettivo di incrementare i ricavi ed abbattere i costi, garantendo di conseguenza importanti benefici sull’EBIT assicurativo”. È l’era dell’Insurer of Change, una compagnia flessibile e in grado di gestire al meglio le sfide del mercato esterno, dalla volatilità dei mercati finanziari al cliente in costante evoluzione.
Il nuovo modello di business, secondo Accenture, si riconfigurerà facendo leva sull’innovazione tecnologica e integrandola appieno nella catena del valore assicurativa, dalla Customer Experience digitale all’Internet of Things e gli ecosistemi fino a Big Data & Analytics e Artificial Intelligence. Sono quattro le direttrici del cambiamento - l’Insurer of Change deve essere: digitale, connesso, information driver e automatizzato. Il ruolo delle risorse umane è fondamentale in questo contesto, per creare una nuova cultura aziendale basata sul cambiamento continuo e sostenibile, lavorando per ridurre il gap tra pianificazione e implementazione e facendo leva su Open Innovation, nuove competenze digitali, flessibili e “multi-task”, strutture organizzative meno gerarchiche e la tecnologia come mezzo per una trasformazione guidata e governata dalle persone.