
A seguito dell'articolo Aon valuta cessione delle attività employee benefits?, da noi pubblicato il 13 dicembre scorso, abbiamo ricevuto da parte dell'ufficio stampa di Aon la seguente precisazione, che pubblichiamo integralmente:
“Aon intende fermamente continuare a investire nelle attività di employee benefits, che rappresentano una delle aree di business maggiormente strategiche per il Gruppo, sia a livello internazionale che in Italia.
L’attenzione a questi servizi deriva anche dai risultati di alcune ricerche sui macro trend demografici condotte da Aon a livello globale: riduzione della crescita della popolazione (1,5% nel 2015 rispetto al 2% nel 1975), aumento dell’aspettativa di vita (36% in più rispetto al 1960 e si stima che 2 bambini su 3 nati oggi vivranno fino a 100 anni), conseguente invecchiamento della popolazione (il numero di persone con un’età over 65 supera quello dei bambini sotto i 5 anni). In questo scenario, emerge la necessità di rivedere le politiche sul tema pensioni, sul tema sanitario e sul supporto di partner assicurativi che integrino il sistema sanitario nazionale.
Il Gruppo Aon è impegnato da anni su temi welfare in cui convergono strategicamente innovazione tecnologica, gestione delle risorse umane ed attenzione al wellbeing. L’analisi di milioni di dati, che rappresenta il vero patrimonio di Aon, consente di focalizzare l’attenzione sui servizi che vengono richiesti dalle aziende, per poter offrire soluzioni integrate ad alto valore aggiunto. L’area Data & Analitics, unita all’esperienza in ambito assicurativo, ha consentito di sviluppare piattaforme tecnologiche all’avanguardia, quali OneFlex (per la gestione dei flexible benefits), OneCare (per la gestione dei sinistri rimborso spese mediche integrata con una rete medica convenzionata) e OnePulse (per l’analisi dei trend della spesa sanitaria)”.