
I Lloyd’s di Londra hanno avviato un’ampia consultazione tra i partecipanti al principale mercato assicurativo del mondo, intorno al tema, fondamentale, di come garantire il processo di transizione ecologica.
Gli ambientalisti di Reclaim Finance criticano l’approccio consultivo adottato dai Lloyd’s che, sottolineano, restano “i principali assicuratori per il settore dei combustibili fossili, compreso carbone, petrolio e gas”.
Ariel Le Bourdonnec, di Reclaim Finance dice che a parole “il mercato dei Lloyd’s afferma di voler sostenere un corretto processo di transizione ecologica, ma dietro le buone intenzioni la storia è sempre quella. I Lloyd’s cercano di calcolare l’impatto del cambiamento climatico sulle proprie attività, senza pensare all’impatto del loro business sul cambiamento climatico”.
Secondo Reclaim Finance, i Lloyd’s non hanno fatto progressi sull’emergenza climatica. “L’IPCC ha chiarito che le previsioni indicano per le emissioni di gas il raggiungimento del picco entro il 2025, ma la tabella di marcia consultiva dei Lloyd’s di Londra ci porterà oltre questa scadenza. Il pianeta e le nostre società non hanno bisogno di altre consultazioni, ma di un’azione immediata. Eppure, andando oltre le buone intenzioni, si scopre che i Lloyd’s di Londra continuano a essere il polo assicurativo di riferimento dell’industria dei combustibili fossili. Solo due dei 20 principali assicuratori dei Lloyd’s si sono impegnati a non assicurare più i nuovi giacimenti di petrolio e gas”.