
Gli assicuratori potrebbero rifiutarsi di coprire gli aerei che volano in Ucraina o le navi che attraversano il Mar Nero, poiché i riassicuratori propongono di escludere dalle polizze la regione di guerra, a partire dal gennaio 2023.
È quanto riferisce Reuters che ricorda come i riassicuratori in genere rinnovano i loro contratti annuali con gli assicuratori in gennaio. Il che significa che si avvicina il primo momento in cui i riassicuratori potranno ridurre l’esposizione dall’inizio della guerra in Ucraina, dopo essere le pesante perdite legate al conflitto e all’uragano Ian in Florida.
Una proposta di clausola contrattuale diffusa dai riassicuratori escluderebbe quindi i sinistri connessi alla guerra per aerei o navi in Ucraina, Bielorussia e Russia.
Senza il sostegno dei riassicuratori, gli assicuratori potrebbero non essere disposti a fornire copertura per la regione, ha puntualizzato Reuters.
I riassicuratori sono particolarmente preoccupati per la perdita degli aerei di proprietà delle società di leasing che sono rimasti bloccati in Russia e che hanno già generato 8 miliardi di dollari in azioni legali.
Circa il 90% del rischio guerra per navi e aerei è assicurato con i Lloyd's di Londra e nel più ampio mercato assicurativo commerciale londinese. Sebbene le fonti di Reuters abbiano affermato che sono in corso trattative tra assicuratori e riassicuratori sui contratti del prossimo anno e sull’esatta formulazione della clausola, gli assicuratori temono il peggio.
“È una linea abbastanza dura quella che filtra dal mercato della riassicurazione”, ha commentato McGill di Ascot.
I riassicuratori Aviation non si sono ancora ripresi del tutto dai sinistri relativi a due incidenti del Boeing 737 MAX nel 2018 e nel 2019, mentre più di 400 aerei in leasing per un valore di circa 10 miliardi di dollari sono ancora fermi in Russia dopo che le sanzioni occidentali hanno costretto la risoluzione dei loro contratti di leasing.
Di conseguenza, gli assicuratori Aviation stanno riducendo l’importo della copertura offerta per questioni come la confisca degli aerei, anche prima che i riassicuratori prendano posizione. I riassicuratori diffidano anche di altri rischi di guerra, comprese le richieste di risarcimento per navi bloccate nei porti ucraini, arrivate dopo 12 mesi, e un attacco cinese a Taiwan.