
Il futuro delle assicurazioni è digitale, ma c’è un problema: i giovani italiani sembrano ancora diffidenti. Mentre in Europa il 73% della Generazione Z possiede almeno una polizza, in Italia la percentuale si ferma al 59%, un gap significativo che denuncia un ritardo culturale e informativo.
“Vogliamo costruire un ponte tra il settore assicurativo e una generazione che ha esigenze, abitudini e aspettative radicalmente diverse da quelle del passato”, spiega Simone Ranucci Brandimarte, presidente dell’Italian Insurtech Association (IIA), che ha deciso di correre ai ripari con un piano strutturato per avvicinare i giovani al mondo della protezione assicurativa.
Il 70% dei ragazzi italiani si sente impreparato sull’argomento, il 22% lo considera troppo costoso, e il 43% vive ancora con i genitori, ritardando il momento in cui dovrà confrontarsi con scelte assicurative autonome. Eppure, il mercato è in piena trasformazione: entro il 2030, l’80% delle polizze sarà digitalizzato e il valore globale dei premi supererà i 10 trilioni di dollari. Un’evoluzione già in atto, visto che nel 2024 il 60% degli italiani ha sottoscritto almeno una polizza online. Ma perché la Gen Z rimane indietro?
La risposta dell’IIA arriva con iniziative concrete. Prima fra tutte, il Gen Z Advisory Board, un tavolo di giovani che collabora direttamente con le compagnie per co-creare prodotti, testare linguaggi e individuare soluzioni su misura. Poi, percorsi educativi nelle scuole e università per rendere l’assicurazione meno ostica e più rilevante nella vita quotidiana. E ancora, partnership con startup tech e fintech per sviluppare micro-polizze, servizi on-demand e modelli pay-per-use, perfetti per chi vive in un mondo sempre connesso e flessibile.
“L’insurtech non è solo tecnologia, ma uno strumento per ridefinire il concetto stesso di protezione in modo più inclusivo, accessibile e flessibile”, aggiunge Brandimarte. E il settore sembra averlo capito: nel 2024, il 38% delle compagnie ha investito in startup insurtech, con un aumento di capitale di dieci volte rispetto all’anno precedente.
Per accelerare il cambiamento, IIA continua a puntare sull’ecosistema innovativo: il prossimo 26 giugno, durante l’Insurtech Day, saranno assegnati gli Ecosystems Awards alle startup che più hanno contribuito alla digitalizzazione del settore. L’obiettivo? Rendere l’assicurazione non solo una necessità, ma un servizio intuitivo, trasparente e in linea con lo stile di vita dei giovani. Perché, in fondo, proteggersi dal futuro non dovrebbe essere un privilegio per pochi, ma un diritto per tutti. Anche per la Generazione Z.