
Il gruppo Axa fornirà un contributo tra 1,5 e 2 miliardi di euro al meccanismo di “prestiti partecipativi” del governo francese che vuole in questo modo rinforzare patrimonialmente le PMI indebolite dalla lunga emergenza sanitaria.
Lo ha spiegato il Ceo del gruppo francese, Thomas Buberl, durante una trasmissione televisiva sul canale Tv “Bfm Business”: “Abbiamo chiaramente il desiderio di essere a fianco dello Stato nella fase ripresa dopo questa crisi. Per questo stiamo lavorando con le Istituzioni, con le banche sullo sviluppo di questo nuovo strumento. Axa vuole essere all’altezza del suo nome e vuole dare un grande contributo che sarà tra 1,5 e 2 miliardi di euro. Le banche distribuiranno i prestiti, gli assicuratori li finanzieranno. Abbiamo il compito di aiutare le Pmi a investire”. Nell’ambito delle misure straordinarie varate per fare fronte alla crisi sanitaria, il Governo francese ha introdotto all’inizio di marzo un meccanismo di prestiti della durata di 8 anni che andranno rimborsati solo a partire dal quinto anno e in questo senso si parla di “quasi mezzi propri”, poichè i fondi resteranno a lungo nelle aziende prima di essere rimborsati.
Si tratta inoltre di prestiti “junior”, e questo vuol dire che saranno rimborsati solo se l’impresa avrà i mezzi per farlo e dopo avere rimborsato gli altri debiti. Quindi, la scadenza di 8 anni potrà benissimo essere superata. Il meccanismo prevede la mobilitazione fino a 20 miliardi di euro di finanziamenti privati, con il coinvolgimento di banche, assicurazioni e di una quarantina di società di private equity tramite France Invest.
I prestiti saranno disponibili da aprile fino al 30 giugno 2022.