
Presentato il nuovo piano industriale 2020 del gruppo Axa che prevede una spesa di circa 1 miliardo di euro l’anno in fusioni ed acquisizioni che viene considerata dai francesi una fonte aggiuntiva di crescita. Le operazioni di M&A saranno comunque equilibrate tra mercati maturi ed emergenti.
L'obiettivo è di un apporto alla crescita dell’utile per azione sottostante dell’1% circa per anno tra il 2015 e il 2020. Inoltre sono previsti 3 miliardi di euro di investimenti per le attività di trasformazione del gruppo, inclusa una maggiore digitalizzazione. I tagli per 2,1 miliardi di euro riguarderanno le spese amministrative, i costi di gestione delle richieste di risarcimento e le spese di acquisizione delle polizze con un impatto sulla crescita prevista dell’utile per azione pari a circa il 3%. L’impatto dal miglioramento del margine tecnico è indicato a +2%.
Gli obiettivi del piano sono in genere a livelli inferiori rispetto al piano 2011-2015 che prevedeva un Roe del 13-15% e un aumento dell’utile operativo del 5-10% l’anno in media. Axa sottolinea in una nota che il piano al 2020 si basa su “ipotesi prudenti” in materia di tassi d’interesse. Il gruppo prevede infatti che il loro impatto annuo sul risultato operativo sia tra -5% se i tassi restano agli attuali livelli per i prossimi 5 anni e -1% in uno scenario di graduale incremento dei tassi nel periodo. “I risparmi, il miglioramento dei margini, la crescita dei ricavi e le fusioni ed acquisizioni - precisa Axa - dovrebbero inoltre contribuire nella misura dell'8% al tasso medio annuale della crescita del risultato operativo per azione, più che compensando l'impatto negativo dei tassi d’interesse”. Oltre agli obiettivi principali, il piano prevede inoltre un combined ratio danni al 94-95% nel 2020 con un ratio di sinistralità del 70%, una crescita del 3-5% del valore della nuova produzione dell’attività risparmio sui mercati maturi e la stabilità del mix prodotti sul periodo 2015-2020, una crescita del 3-5% l’anno dei premi dall’attività salute, un ratio di sinistralità dell'attività previdenza e salute dell’80% con un combined ratio del 93-94%, crescita del 3-5% della raccolta premi danni delle imprese sul periodo, una crescita del 10-12% del risultato operativo dell’Asia. Axa mira anche a circa 1 punto di miglioramento del ratio di sinistralità grazie a iniziative.
“Siamo in una buona posizione per aumentare dividendi nei prossimi anni”, ha sottolineato Thomas Buberl, direttore generale delegato che il primo settembre sostituirà Henri de Castries alla testa del gruppo Axa. Parlando con gli analisti Buberl ha ricordato che nel piano al 2015 Axa ha già realizzato risparmi per 1,9 miliardi di euro.