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L’ordinanza n.6406 emessa dalla Cassazione venerdì 6 marzo 2020 afferma che nelle liti riguardanti le procedure di risarcimento diretto dei danni riguardanti i sinistri Rc Auto, le cause non possono svolgersi solamente tra l’assicurato e il suo assicuratore ma va necessariamente coinvolto anche l’altro conducente interessato.
In caso contrario, il processo è annullabile e deve essere fatto ripartire dal primo grado, in linea con quanto fatto dalla Cassazione nel risolvere una lite tra la compagnia di assicurazioni e la società che aveva riparato i danni subiti dal veicolo e che aveva anche acquisito dall’assicurato la titolarità del credito.
L’indennizzo diretto dalla propria assicurazione - introdotto dal 2007 col decreto Bersani - consente ai danneggiati non responsabili di essere risarciti direttamente dal proprio assicuratore. Tuttavia, secondo quanto affermato dalla Cassazione, in caso di controversia il litisconsorzio necessario (il litisconsorzio è un istituto del diritto processuale italiano che ricorre quando un processo civile vede più attori o più convenuti coinvolti) avrebbe imposto alla società di riparazioni che agiva contro la compagnia di assicurazione per il rimborso, di chiamare in causa anche la controparte dell’incidente pena la rilevabilità d’ufficio del vizio processuale.