
Secondo un’indagine condotta da mUp Research e Norstat per conto di Facile.it, sono circa 20.000 le donne vittime di “violenza economica” in Italia, vale a dire donne che vorrebbero colmare le loro lacune nell’ambito della finanza personale ma non possono farlo perché il partner non lo permette.
Tra i limiti alla preparazione ci sono l’assenza di tempo (54% del campione) o di adeguate risorse economiche (44%), a cui si aggiungono le quasi 20.000 rispondenti che, come detto, hanno dichiarato di non poterlo fare a causa del partner.
Nonostante la finanza personale faccia parte della quotidianità di ciascuna famiglia, e sovente siano proprio le donne a gestire i conti di casa, ancora poche dichiarano di sapersi districare in questo ambito; per quali ragioni? Il 36% delle rispondenti ha detto di considerare la finanza personale un argomento troppo difficile, mentre il 20% ha semplicemente risposto di non essere interessata alla materia.
Se si guarda alle donne che vivono insieme ad un partner, emerge che il 12% ha ammesso di non interessarsiall’argomento perché se ne occupa l’altra metà.
Le donne preparate sono spesso autodidatte
Le donne che dichiarano di avere conoscenze in ambito di finanza personale sono pari al 32,7% del campione. La percentuale sale notevolmente per le donne con età compresa tra i 35 e i 44 anni (38,6%, mentre il valore scende se ci si sposta sulla generazione precedente; passando al 30,8% tra le 55-64enni e addirittura al 30,2% tra le over 65).
La principale fonte di preparazione sulle tematiche della finanza personale non è la scuola (solo il 12,5% dice di aver imparato qualcosa sul tema grazie al proprio percorso di studi) ma l'autoapprendimento, tanto è vero che alla domanda "come si è preparata sulle tematiche della finanza personale?" il 57% delle rispondenti ha dichiarato di averlo fatto da sola.
Per il 23% sono state importanti anche le esperienze lavorative, mentre anche il ruolo della famiglia nell’educazione finanziaria delle donne rimane marginale (5,5%).
L’indagine ha poi voluto analizzare il grado di conoscenza delle intervistate su alcuni termini specifici legati al mondo della finanza personale (mutui, prestiti, assicurazioni e bollette) chiedendo, per ciascuno di essi, se fossero in grado di comprenderli e spiegarli.
Se la maggior parte delle persone intervistate ha dichiarato di conoscere termini generici basilari, come ad esempio mutuo a tasso fisso (67,5%), mutuo a tasso variabile (63,2%) o prestito personale (63,3%), la situazione peggiora quando si approfondiscono questi argomenti.
Ad esempio, il 76% non saprebbe spiegare il significato di TAN e il 72% ignora anche cosa sia il TAEG. In ambito assicurativo, invece, una rispondente su due non sa cosa sia la franchigia, mentre addirittura il 66% non conosce il significato di massimale.
“La conoscenza in ambito di finanza personale è un elemento fondamentale per una gestione corretta del budget familiare e per poter risparmiare”, spiega Edith Macaluso, finance director di Facile.it. “Se è vero che oggi esistono diversi strumenti, online e no, che aiutano i consumatori a trovare soluzioni per ridurre i costi, è comunque importante avere competenze di base almeno sulle principali voci di spesa domestica, così da fare scelte consapevoli”.