Il Covid 19 sta avendo impatti importanti sullo stato di benessere psicologico degli italiani. Lo rivela la nuova indagine realizzata da AXA Europe che ha analizzato, attraverso interviste in 7 Paesi europei, tra cui l’Italia, le abitudini e i comportamenti acquisiti durante l’emergenza, l’impatto emotivo della crisi economica e la percezione delle relazioni sociali nel contesto della pandemia.
Secondo l’indagine, quasi il 50% degli italiani avverte un deterioramento del proprio stato di salute psicologica.
Le donne e i giovani sono le fasce maggiormente colpite e, tra i fattori di vulnerabilità, emergono soprattutto l’instabilità finanziaria, lo stress lavoro correlato, la perdita del lavoro: in particolare, 1 donna su 2 ha visto peggiorare il proprio livello di stress collegato al lavoro, 3 giovani su 4 hanno invece perso, temporaneamente o definitivamente, il loro impiego.
Colpisce il fatto che, se la pandemia ha avuto effetti sulla salute fisica soprattutto degli anziani, sul fronte psicologico sono soprattutto i giovani a subirne le conseguenze maggiori.
Nello stesso tempo, il Covid-19 ha aiutato gli italiani a concentrarsi maggiormente sul proprio stato di salute psicologico, sempre più avvertito come priorità: lo dichiara 1 italiano su 3.
Tramonta anche una sorta di tradizionale “taboo”: l’81% ha imparato ad accettare meglio le persone che scelgono di avvalersi di un supporto professionale e tra i giovani si osserva una maggiore apertura verso l’aiuto psicologico esterno, soprattutto se coniugato con la tecnologia e il digitale (65%).
Nel contesto attuale, in cui le persone si sentono più vulnerabili e di conseguenza aumenta il bisogno di protezione, alla luce di nuovi rischi emergenti, AXA vuole dare il suo contributo, sia sul fronte della prevenzione, a partire da una maggiore conoscenza del rischio, che su quello della promozione di un ambiente di lavoro che favorisca il benessere di tutti i collaboratori e della protezione, attraverso nuovi servizi che, grazie alla tecnologia, rispondano alle nuove esigenze nate dopo la pandemia.
Tra le prime aziende ad aver esteso lo smart working per tutti i circa 1800 collaboratori ad oggi fino a fine anno, il Gruppo AXA Italia mette a disposizione dei dipendenti, oltre ad un numero verde di assistenza psicologica H24, uno sportello virtuale di counselling per gestire eventuali situazioni di stress o ansia. A questo dispositivo, per rafforzare ulteriormente il legame a distanza con i collaboratori, si aggiungono l’offerta di formazione aziendale, ridisegnata al 100% in modalità on line e l’accesso gratuito ad una piattaforma globale di 15.000 corsi, nonché l’ampliamento dei servizi welfare per fornire un sostegno pratico alle famiglie, con soluzioni che spaziano dal benessere all’assistenza e cura dei famigliari, formazione e salute, attività sportive e culturali in ottica di work-life balance.
Ai clienti il Gruppo offre un servizio di “caregiver on demand”, a supporto di chi lavora e non può fisicamente accompagnare i famigliari ad effettuare visite o terapie mediche. Per le aziende, verso i dipendenti e loro famigliari, nell’ambito dell’offerta employee benefits, il Gruppo offre l’accesso gratuito ed esclusivo a una piattaforma di servizi innovativi di welfare per la gestione della vita quotidiana anche fuori dal lavoro, tra cui babysitting, sessioni di mindfulness, servizi di assistenza agli anziani, fisioterapia. Una sezione mirata, con erogazione a distanza, è dedicata alla gestione dell’attuale fase di complessità nel contesto Covid-19. Abbiamo inoltre previsto per i clienti il videoconsulto psicologico nell’ambito dell’offerta Salute.
“La pandemia e le misure intraprese dai governi e dalle autorità in Europa per il contenimento del virus hanno cambiato le nostre vite e limitato profondamente le nostre abitudini quotidiane e i contatti sociali, con l’obiettivo di proteggere la salute fisica – ha sottolineato Antimo Perretta, CEO AXA European Markets. Meno si è parlato di salute mentale, ovvero dell’equilibrio psicologico, un tema a lungo stigmatizzato, che è invece un prerequisito della salute in generale. Questa ricerca ci consente di capire meglio la situazione in Europa, dove ad oggi si stima che l’impatto economico di una cattiva salute mentale sulla produttività e sul business potrebbe essere di oltre 600 miliardi. Solitamente si pensa che un assicuratore intervenga quando le cose non funzionano, mentre noi di AXA vogliamo essere leader nella prevenzione del rischio e per questo abbiamo aperto questa discussione. Allo stesso tempo promuoviamo stili di vita sani e un ambiente di lavoro che favorisca il benessere a partire dai nostri collaboratori, perché sappiano che per una vita sana, c’è bisogno di un equilibrio tra salute fisica, benessere psicologico e sociale, soprattutto in un contesto di incertezza come quello attuale”.