
È ormai arrivato alla stretta finale il Ddl concorrenza dopo un lungo iter durato quasi due anni. Dopo essere stato approvato dalla Camera il 7 ottobre 2015, è passato all’esame del Senato, che ad agosto 2016 ha licenziato il testo in commissione Industria.
Ieri mattina il governo ha chiesto il voto di fiducia per il disegno di legge di conversione del cedreto sulla concorrenza che contiene norme in materia di assicurazioni, banche, energia, fondi pensione, carburanti, trasporti, comunicazioni, professioni e servizi sanitari.
In merito al settore assicurativo il capo II del ddl prevede modifiche al Codice di assicurazioni private, in riferimento all’Rc Auto e in materia di fondi pensione.
Per quanto riguarda il primo punto, il testo prevede sconti sulle polizze Rc Auto per gli automobilisti che accetteranno l’ispezione del veicolo, l’installazione della scatola nera e del meccanismo che impedisce l’avvio del motore per elevato tasso alcolemico. Il testo prevede inoltre una maggiorazione degli sconti sulle polizze Rc Auto nelle regioni a più alto tasso di incidenti e l’introduzione di tabelle per il risarcimento delle macro e delle microlesioni derivanti da sinistri.
Altre norme riguardano le compagnie assicurative che dovranno stabilire preventivamente le condizioni di polizza e le tariffe Rc auto.
In caso di mancata accettazione della proposta, per le imprese di assicurazione scatterà l’obbligo di ricalcolare il premio, inviando al consumatore un nuovo preventivo. Il Ddl introduce anche misure per limitare la moltiplicazione dei testimoni di comodo, bloccando il fenomeno delle testimonianze successive al momento dell’incidente e norme per contrastare le frodi assicurative. Inoltre, vengono forniti maggiori poteri all’Ivass che avrà il ruolo di vigilanza e controllo sull’attuazione delle norme previste dal provvedimento.
Con il Ddl viene anche modificata la disciplina delle forme pensionistiche complementari. In particolare viene sancito il diritto all’anticipo della prestazione nel caso di cessazione dell’attività lavorativa (anche in caso di inoccupazione per 24 mesi), dei riscatti della posizione individuale maturata e del relativo regime tributario.