Nel caso l’Unione Europea e il Regno Unito non dovessero arrivare a sottoscrivere un accordo sui contratti transfrontalieri dopo la Brexit, qualche decina di milioni di cittadini europei potrebbero dover affrontare un rischio difficilmente immaginabile. Infatti, secondo un recente report di TheCityUK circa 36 milioni di assicurati potrebbero veder svanire le loro coperture assicurative e previdenziali.
Gli assicuratori stanno adottando provvedimenti per mitigare l’impatto del rischio sui rispettivi clienti, ma il report ritiene che sia improbabile risolvere il problema senza il supporto normativo.
“Ignorare la questione della continuità del contratto post Brexit vuol dire giocare sulla pelle dei cittadini di tutta Europa e sui loro patrimoni finanziario”, ha spiegato Miles Celic, ceo di TheCityUK. “Se non si trova soluzione milioni di persone potrebbero trovarsi senza alcuna copertura assicurativa. Si tratta di una questione non politica e come tale dovrebbe essere trattata”.
Si pensa che la continuità di contratto possa avere ripercussioni, ad esempio, su polizze assicurative, soluzioni previdenziali, contratti derivati, linee di credito. Alcuni di questi contratti richiedono infatti un intervento normativo speciale per il loro trasferimento. Ci sono anche molte preoccupazioni sul fatto che molti regulator europei si trovino a dover decidere su alcuni prodotti e servizi sui quali non hanno alcuna esperienza e potrebbero quindi aver bisogno di tempo per assumere nuove risorse e formare nuovo personale.
Il report sostiene che qualunque soluzione possa essere adottata sarà fondamentale l’intervento coordinato tra Regno unito e Unione Europea, coinvolgendo sia il settore pubblico sia quello privato. Secondo Celic “Nonostante tutti gli sforzi, le aziende non possono risolvere da sole questo problema, ma è necessario un intervento coordinato tra Regno Unito e Unione Europea, per evitare il rischio che dopo la Brexit i cittadini e le imprese si vengano a trovare senza alcuni tipo di tutela”.